Il cane nella storia, un’amicizia tra uomo e animale che inizia nella notte dei tempi

La storia dell’amicizia tra cane e uomo si perde nella notte dei tempi, ma come accadde che l’uomo preistorico decise di “addomesticare” quello che doveva essere l’antenato del nostro "canis familiaris"? Così come per gli essere umani, sono i reperti paleontologici a testimoniare la prima comparsa di specie “canine” sulla terra parecchi milioni di anni fa. Sappiamo così che nell’età dei mammiferi, in parallelo con le scimmie primitive, esisteva anche un essere che aveva caratteristiche canine. Questo esemplare  dopo un’evoluzione durata milioni di anni è diventato un animale molto simile al lupo che ha dato poi origine proprio ai lupi, agli sciacalli, alle volpi, ai coyote e a tutti i canidi. I primi tentativi d’addomesticamento del cane sembra risalgano probabilmente ad almeno 12.000 anni fa. Le prime tracce pittoriche, rinvenute in una caverna in Iraq raffiguranti un cane, sembrano confermare questa datazione ed è quindi lecito pensare che, l’antenato dell’uomo e quello del cane, condividessero territori e, probabilmente, cibo e spazi. Molte erano le similitudini che accomunavano i due mammiferi: le loro strutture sociali erano simili, gli uomini si radunavano in tribù o gruppi, i cani in branchi; così come comuni erano alcune loro modalità di comunicazione, quali le espressioni mimiche e gli atteggiamenti di posizione del corpo. Entrambi attaccavano prede più grandi loro, impresa questa, che richiedeva uno sforzo di squadra e la divisione dei compiti tra i membri del gruppo. Quando i ghiacci cominciarono a ritirarsi, cani e uomini seguirono la dispersione delle mandrie di grossi animali; attirati dalle carogne cacciate, i cani possono essersi avvicinati agli agglomerati degli uomini, i quali inizialmente li uccisero per cibarsene. I cuccioli, ormai orfani, possono essere stati presi ed addomesticati, per farne, probabilmente, compagni di caccia. Si crede che il primo cane avvicinatosi all’uomo fosse simile al lupo ma numerosi studi cinofili, che tengono conto della morfologia delle razze odierne, ipotizzano che, il primo cane con cui l’uomo si è trovato a relazionarsi, non era, un lupoide, bensì un molossoide. I resti fossili delle ossa cranio mandibolari degli esemplari ritrovati, dimostrano chiaramente che ci si trovava di fronte ad un cane con muso corto, tozzo con mascella forte e quadrata, segni, questi, distintivi del cane molosso e non certo del lupo selvatico. Il tutto trova riscontro nelle rappresentazioni iconografiche che presentano infatti cani di grande mole, con collo e torace possente e corporatura robusta. Dalla sua probabile origine, nel sud-est asiatico, l’addomesticamento del cane si diffuse in Europa ed in Africa, arrivati e impiantati nel territorio a seguito delle migrazioni umane. Introdotto nei nuovi territori, il cane preistorico si sarà  accoppiato con gli esemplari selvatici autoctoni dando così vita ai diversi ceppi che, negli anni, hanno prodotto le razze più antiche, quali i levrieri, i cani da pastore, i bracchi ed i molossi. Con il passare dei secoli e la nascita delle grandi civiltà, il ruolo sociale del cane appare sempre più delineato e rilevante ma …. di questo parleremo la prossima volta.