Meno abbandoni sulle strade: merito del microchip?


La consistente diminuzione del dato è dovuta soprattutto all’introduzione dell’obbligo del microchip che ha permesso la restituzione di almeno 1.700 cani ai legittimi proprietari (cani che erano scappati e non abbandonati). Un’ aiuto consistente è arrivato anche dalle moltissime campagne istituzionali radiotelevisive e delle associazioni per la prevenzione degli abbandoni estivi.
Inoltre, grazie alla norma del microchip obbligatorio, l’Aidaa ha potuto individuare – come dice un comunicato - ben 300 proprietari che avevano abbandonato i loro cani sulle autostrade italiane e procedere alla loro denuncia per il reato di abbandono di animale.
Dati più incoraggianti nelle regioni del nord, dove gli abbandoni sono diminuiti significativamente in regioni come la Lombardia, l’Emilia Romagna ed il Piemonte, mentre di fatto il randagismo è un fenomeno quasi inesistente in regioni come Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta.
Ottime notizie dunque per i nostri amici a quattro zampe; significa che le normative, gli obblighi di registrazione all’anagrafe e l’inserimento del reato di abbandono hanno dato i loro frutti. Purtroppo però occorre non abbassare assolutamente la guardia, in quanto vi sono realtà come il sud Italia dove sono concentrati oltre il 65% dei cani abbandonati quest’estate, dove a fronte di una pur significativa diminuzione degli abbandoni di quest’anno vi è una situazione grave dovuta alla presenza della popolazione canina randagia che supera di gran lunga i 70.000 cani per le regioni di Puglia, Sicilia, Campania, Lazio.

Erica Lampugnani