Perché adottare un cane anziano?

Qualche buon motivo per portare a casa un “nonnetto”

Un cane non è mai troppo vecchio per essere amato

Quando pensiamo di adottare un cane ci immaginiamo subito il cucciolo giocoso, bello, da educare e crescere come vogliamo e molto spesso, anche in canile dove siamo andati per scegliere il nostro amico, chiediamo se ci sono cuccioli,  talvolta senza analizzare la situazione familiare e le realtà in cui sarà inserito. Per esempio, se siamo giovani o anziani, se siamo fuori di casa tutto il giorno a causa d’impegni di lavoro o studio e quindi il cucciolo resterà solo per gran parte della giornata e, si sa, da piccoli richiedono un’attenzione costante e molte, molte passeggiate. Un’altra cosa importante da considerare è lo sforzo e la quantità in termini di tempo, energie e denaro, da spendere nell’educare e addestrare un cucciolo. Spese di riparazione degli oggetti che il nostro batuffolo distruggerà prima di imparare a essere un cane educato… E allora perché non adottare un cane anziano? Potrebbe non sembrare la migliore delle idee… ma vediamo qualche buon motivo per andare in un canile e scegliere un “nonnetto”.  Un cane anziano ha delle aspettative di vita inferiori ed essendo avanti con gli anni può essere a metà o anche oltre della sua vita e potreste offrirgli amore e rispetto, che probabilmente non ha mai avuto prima e farlo morire, non da solo in un box, ma accanto ad una famiglia che gli voglia bene e sappia stare con lui fino alla fine. Spesso un cane anziano è più calmo e con meno problemi comportamentali e, i volontari dei canili, sono in grado di valutare le sue caratteristiche caratteriali. Dopo una certa età, la personalità di un animale domestico è praticamente formata ed è improbabile che cambi, quando si va a vedere un cane in un centro di recupero, saprete già cosa vi aspetta a casa. È piuttosto difficile, se non impossibile, sapere come crescerà un cucciolo, da piccolo timido e calmo, potrebbe trasformarsi in un vero e proprio diavoletto da adulto, mentre per un “nonnetto” quello che vedi, è quello che sarà. Sceglierne uno avanti con gli anni significa anche avere tutta la sua più completa dedizione: certo, ogni cane ama il suo amico umano, ma vi assicuro che uno anziano saprà mettervi al centro del suo universo, rendendovi ancora più orgogliosi di lui! Adottare un amico peloso che per anni è stato in una fredda gabbia, significa offrirgli l’opportunità di recuperare per alcuni anni un po’ di dignità e vivere quella vita che ha sempre sognato o che forse ha perso a causa di un abbandono. Detto questo non ci sono molte altre spiegazioni e, se si ha la possibilità di adottarne uno, occorre solo aprire il cuore. Quante storie si celano nei canili, storie di cui spesso non siamo a conoscenza, dietro ai cani più vecchi, occhi  pieni di speranza e desiderosi di amore, che si avvicinano per cercare una mano che li accarezzi.  Spesso non sono considerati perché si pensa che siano di peso, che non servano più a nulla e che ormai non ci sia più nulla da fare per loro. Ma nei corridoi  dei canili ci sono anche loro, rassegnati che aspettano da tanti anni di avere un padrone che li ami davvero. Forse non ce ne  accorgiamo perché non hanno l'energia di abbaiare o saltare contro la rete per farsi notare.  Questi sono i cani anziani. Ci sono tanti “vecchietti” che sono in gamba, capaci di donare emozioni inaspettate e riempirti il cuore di gioia quando rientri la sera, o nelle giornate del fine settimana, e tornando a casa troverete un cane felice e sereno che riposa su di una coperta morbida. Se invece si lascia da solo un giovane cucciolo non addestrato per troppo tempo, è probabile che, rientrando, troverete un soggiorno a soqquadro. Adottare un cane non più giovanissimo è davvero un gesto pieno d’amore, significa essergli a fianco nel momento in cui lui ha più bisogno e presuppone una grandissima dose di altruismo in quanto non pensi a te stesso ma a quello che puoi regalargli per il tempo che gli rimane. Un cane non è mai troppo vecchio per essere amato e soprattutto non è mai troppo anziano per amare la sua famiglia. Adottate un “nonnetto”.
Graziella Baruffi