San Donato e i progetti connessi alla Paullese, il WWF chiede chiarezza

WWF Sud Milano e Legambiente non sono contro gli interventi ma vorrebbero evitare «un inutile consumo di suolo in un'area già fortemente antropizzata e lo spreco di risorse pubbliche»

Il traffico della Paullese nel tratto di San Donato Milanese

Il traffico della Paullese nel tratto di San Donato Milanese

A San Donato Milanese il dibattito sulla viabilità e le opere connesse sembra aver ripreso vigore. Infatti Città Metropolitana sta spingendo affinché ogni incrocio a raso lungo la Paullese venga sostituito da opportuni svincoli, necessari per diminuire le lunghe code che si formano ogni mattina e ogni sera, durante le ore di punta. A tal proposito si sono espresse WWF Sud Milano e Legambiente, che affermano di «non voler prendere una posizione contraria a tali interventi» ma chiedono «che questi non comportino un impatto negativo sul territorio di San Donato».

Le Associazioni hanno chiesto un incontro sia all'Amministrazione di San Donato che al Delegato alla mobilità della Città Metropolitana, Arianna Censi, proprio per discutere una soluzione alternativa al tracciato dello svincolo da realizzarsi all'altezza di Via Gela, che garantisca gli spostamenti e non comprometta il territorio. «I nodi al pettine a nostro modo di vedere – scrive WWF Sud Milano - sono due: le modalità di progettazione e realizzazione della rampa al sovrappasso sulla Paullese, lato via Fiume Lambro, che purtroppo potrebbe erodere parecchio territorio dell’oasi wwf di Levadina, e la prosecuzione dello svincolo verso via Gela oltre, verso Monticelli; e due sono i punti  di discussione: le soluzioni alternative per non toccare l’oasi Levadina (lato via Fiume Lambro)  e i flussi di traffico che giustificherebbero un tracciato della bretella, oltre l’attuale via Gela in un'area preziosissima dal punto di vista ambientale (le aree fluviali vicino al Gattile) e il Parco Agricolo Sud Milano».

Vengono inoltre espresse alcune perplessità, in merito ai dati relativi ai veicoli in ingresso e uscita da San Donato forniti dall’Assessore all'Ambiente Andrea Battocchio, che per l’Associazione «non provano in maniera scientifica la necessità della nuova strada. Spiace dirlo ma sembra di assistere ancora una volta alla vecchia modalità di gestione del traffico, ovvero affidandosi a soluzioni non basate su dati oggettivi che non portano alla risoluzione del problema, ma su interpretazioni arbitrarie dei dati sui flussi di traffico risalenti al 2009. Quello che manca – continua WWF nel comunicato stampa - per capire quanto sia il traffico di attraversamento e quanto quello di destinazione in San Donato, è un'analisi dei flussi di traffico che ci dica da dove vengono e dove vanno le auto in entrata e in uscita da San Donato».

La preoccupazione delle Associazioni ambientali, risiede nel rischio di realizzare una nuova strada senza che vi sia un motivo sorretto da dati reali, che porterebbe a irreparabili conseguenze: «Un inutile consumo di suolo in un area già fortemente antropizzata e uno spreco di risorse pubbliche, sia regionali che comunali (La Regione Lombardia infatti ha stanziato 120.000€ e l’Amministrazione Comunale ulteriori 60.000€), in quanto si effettuano lavori di ripristino ambientale per poi vanificare o compromettere il tutto con la realizzazione li accanto di una strada a scorrimento veloce». Si chiede quindi maggiore chiarezza all’Amministrazione per i piani futuri riguardanti l’area «In quanto riteniamo sbagliato – concludono le Associazioni - che si spendano molti soldi pubblici per un'area la cui vocazione dovrebbe essere quella naturalistica per poi comprometterla con la realizzazione di una strada trafficata».


3 commenti

Sminkiatore :
Ma questi ambietalari sono mai passati per via Gela in qualunque giorno lavorativo tra le ore 16 e le 20? La coda arriva fino a Carpianello! | martedì 29 dicembre 2015 12:00 Rispondi
marco :
Di cosa stiamo parlando? Di un paio di semafori che imbottigliano una statale! Bastano 2 sovrappassi per sbloccare migliaia di automobili! ...ma la percorrete la ex SS Paullese?? | martedì 29 dicembre 2015 12:00 Rispondi
Maurizio Livraghi :
Capisco le preoccupazione del WWF in merito all'utilizzo di ulteriore cemento ma molto meglio il cemento che verificare ogni giorno in che stato di degrado versano le piante ed il verde in generale posto ai lati della paullese , possibile che nessuno si ponga il problema di intervenire e porre fine ad una discarica a cielo aperto che fa solo capire il grado di inciviltà delle persone che vi transitano. Prima occupatevi della buona educazione delle persone , poi se non si trova una soluzione ripeto meglio il cemento ad una situazione imbarazzante come quella attuale. Invito il WWF a riflettere , niente verde se non si educano prima le persone Cordiali saluti. | sabato 02 gennaio 2016 12:00 Rispondi