730 anno 2015 precompilato: l’assistenza dei CAF toglie responsabilità ai contribuenti

Il 15 aprile, data a partire dalla quale il 730 precompilato verrà messo a disposizione dei contribuenti per le verifiche e le dovute integrazioni, non è poi così lontano

Chiariamo subito che non tutti saranno toccati dalla novità della dichiarazione precompilata, ma solo quei lavoratori dipendenti e pensionati che hanno presentato il 730/2014 in relazione ai redditi 2013.
Chiarito l’aspetto del chi, vediamo adesso il come e il dove. Quanto al dove, occorre sfatare sul nascere la convinzione secondo cui il modello precompilato sarà spedito in forma cartacea direttamente a casa o che potrebbe essere inoltrato per posta elettronica. Niente di più falso. Il 730 sarà sì personalizzato, ma dovrà essere il contribuente a scaricarlo dal sito dell’Agenzia delle Entrate. E qui veniamo al come. La dichiarazione verrà inserita in una sorta di cassetto fiscale privato, per accedere al quale si dovrà fare richiesta di un PIN che non verrà rilasciato per intero, ma in due tempi (la prima metà verrà subito fornita al momento della richiesta, la seconda verrà invece spedita per posta).
Altro punto da chiarire riguarda i precompilati vecchia maniera, cioè quei modelli fai-da-te che venivano compilati direttamente fra le mura di casa, per poi essere consegnati al CAF. Tale procedura gratuita non sarà più possibile. A differenza, infatti, di chi vorrà procedere per proprio conto, restando responsabile delle integrazioni effettuate, tutti gli altri dovranno appunto delegare il proprio CAF di fiducia affinché scarichi, ed eventualmente integri, la dichiarazione. In tal caso la responsabilità sull'esattezza dei dati contenuti nel 730 si sposterà in toto dal contribuente all'intermediario, salvo nei casi in cui l’infedeltà della dichiarazione scaturisse da una condotta dolosa o da un errore, seppur in buona fede, del contribuente. In parole povere, se il contribuente dovesse mentire al CAF, sanzioni e interessi saranno interamente a suo carico, ma se l’errore fosse addebitabile al CAF, quest’ultimo si farà carico non solo di sanzioni e interessi ma anche della quota di maggiore imposta non versata.
In questo primo anno di prova, l’integrazione finale del 730 sarà il destino comune per la maggior parte dei modelli (almeno l’85% dei casi come ammesso dall’Agenzia delle Entrate stessa). Non saranno precompilate le spese sanitarie, quelle per l’istruzione, quelle funebri, le eventuali erogazioni fatte alle Onlus, le spese sportive e in parte quelle di ristrutturazione o risparmio energetico. Quello che invece sarà già contenuto nel modello, proverrà sostanzialmente da tre fonti: sostituti d’imposta (con la nuova Certificazione Unica – sostitutiva del CUD) trasmetteranno redditi, ritenute, carichi di famiglia), banche/assicurazioni (comunicheranno mutui, polizze vita/invalidità, contributi) e Agenzia delle Entrate stessa (ricaverà dalle dichiarazioni dell’anno passato i dati relativi a crediti d’imposta, fabbricati e terreni, comprese le spese detraibili coi bonus 50%/65% già in corso alla data del 31/12/2013). Controllando i dati dell’Anagrafe Tributaria, verranno inoltre inseriti gli eventuali nuovi acquisti del 2014, ai quali però il contribuente dovrà abbinare il codice di utilizzo.
È quindi evidente come il 730 precompilato avrà bisogno di un’attenzione particolare da parte del contribuente, proprio per questa sua forma “composita”. L’assistenza del CAF, pur rappresentando un passaggio in più rispetto al canale diretto fra amministrazione e contribuente, sarà da molti percepito come un approdo sicuro per mettersi al riparo da errori o dimenticanze.