Mediglia, dove sono finiti gli eventi culturali?

L'ex Assessore alla Cultura Vera Cocucci: «la cultura a Mediglia è stata letteralmente narcotizzata»

Vera Cocucci, ex Assessore alla Cultura di Mediglia e il presidente della Fiba, Gianluca Comazzi

Vera Cocucci, ex Assessore alla Cultura di Mediglia e il presidente della Fiba, Gianluca Comazzi

I medigliesi sono costretti a spostarsi nei comuni limitrofi per praticare le proprie passioni

Mediglia non investe più nella cultura e sono in molti a lamentarsi della mancanza di eventi sul territorio, che potrebbero creare delle occasioni di aggregazione per la comunità. Nonostante sia previsto per mercoledì 7 ottobre alle 9.30 presso il Teatro di Mediglia, un evento sulla legalità organizzato dall'Osservatorio Mafie Sud MI, sembra comunque troppo poco. In molti comuni stiamo assistendo a un’involuzione del panorama culturale, ma nel caso del comune di Mediglia la cultura è stata sostanzialmente messa da parte. Sul tema in questione si è espressa l’ex assessore alla Cultura, Vera CocucciQuesta situazione è iniziata circa un anno fa, e i medigliesi ora sono costretti a spostarsi in altri comuni per poter partecipare a diversi eventi culturali che una volta erano frequenti nel nostro territorio. Presso la Biblioteca di Mediglia, ad esempio, si svolgevano cinque volte l’anno delle presentazioni di libri di ogni genere, ospitando gli autori stessi, tra cui Valerio Esposti, autore del libro sul pugile Giacobbe Fragomeni. Durante la giornata della memoria – continua Vera Cocucci- si tenevano recital, concerti di pianoforte, e si avevano ospiti di rilievo che raccontavano le proprie testimonianze. In occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale avevamo organizzato uno spettacolo teatrale in biblioteca, luogo di ritrovo anche per svolgere dei corsi di scrittura e concorsi di pittura, che ora sono spariti». Quando si parla di eventi culturali, non si può non menzionare anche le feste caratterizzate da un’ampia affluenza di pubblico, che richiamavano anche i residenti dei Comuni confinanti. Basti pensare alla festa medievale svoltasi a Robbiano, con la rievocazione storica di una battaglia. «Il nostro obiettivo – spiega l’ex assessore- era quello di proporre ai cittadini molta varietà, spaziando in vari campi della cultura, coinvolgendo così il più ampio numero di persone di ogni età». Per questo motivo, oltre alla rivisitazione storica, era stata organizzata anche la “Festa dello Spazio”, durante la quale gli astrofili provenienti dal Museo della Scienza di Milano tenevano spiegazioni del sole di giorno, e delle costellazioni di notte, rivolte a grandi e piccini.
Ora però tutto è cambiato, e dopo essere riuscita a dare il via a un discorso culturale, Vera Cocucci descrive con rammarico la situazione medigliese:«Il nostro territorio ha un grande potenziale non sfruttato, e la cultura è stata letteralmente narcotizzata. Gli eventi che organizzavamo rappresentavano sia delle occasioni di aggregazione sia degli scambi di conoscenze, dei momenti di condivisione nella comunità, ed erano molto apprezzati. I cittadini ora sono costretti a spostarsi per praticare le proprie passioni, e il Comune non ha nemmeno provveduto alla creazione di un opuscolo dei corsi come quello presente a Peschiera, sul quale avevo insistito notevolmente». In questo panorama, il gruppo Mediglia8 fondato da Ercole Lequoque e dalla stessa Vera Cocucci, offre delle opportunità a livello culturale, nonostante le ridotte risorse a disposizione e la poca pubblicità. Mediglia8 ha organizzato infatti diverse mostre come quelle sulla pittura ma anche visite ai musei. L’ultimo in ordine di tempo è l'evento “Giotto l’Italia” per il giorno 17 ottobre alle ore 20.30 presso il Palazzo Reale di Milano, offrendo una guida, Lara Barbieri, e un prezzo di favore del biglietto d’ingresso. «Ciò che serve – conclude Vera Cocucci- è insistere sulla promozione della cultura, noi di Mediglia8 faremo il possibile per andare incontro ai cittadini, ma il problema è il Comune, che avrebbe a disposizione risorse maggiori, ma sembra deciso a non investire più in questo campo rispetto al recente passato».