Milano: dall’Europa 8mln di euro per realizzare un distretto a emissioni zero

Il progetto riguarderà la zona di Porta Romana-Vettabbia e prevedrà la riqualificazione energetica degli edifici, lampioni intelligenti, wi-fi e modalità di mobilità condivisa sostenibile

Saranno coinvolte nel progetto anche Londra e Lisbona

Un distretto smart ad emissioni inquinanti pari a zero. E’ questo il cuore del progetto “Sharing Cities” che nei prossimi cinque anni vedrà la collaborazione tra Milano, Londra e Lisbona, con l’obiettivo di abbattere le emissioni di carbonio di edifici e mezzi di trasporto per migliorare la qualità dell’aria. Il consorzio formato dalle tre città si è infatti aggiudicato il bando europeo “Soluzioni per città e comunità intelligenti che integrano i settori dell’energia, trasporti e ICT attraverso progetti pilota”, che comporterà un finanziamento complessivo pari a 25mln di euro, 8,6 dei quali saranno destinati proprio a Milano. «Gli interventi previsti si concentreranno nell’area tra Porta Romana e Vettabbia, già in fase di riqualificazione – ha commentato Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il lavoro e Sviluppo economico -. Questa sarà la zona pilota su cui lavoreremo con una serie di azioni che in futuro potrebbero essere estese ad altri distretti della città». Gli interventi riguarderanno anzitutto l'adeguamento energetico degli edifici, pubblici e privati, per un totale di 25mila mq. Inoltre verranno installati 300 lampioni intelligenti dotati di sensori di vario tipo e di wi-fi. Saranno messe in campo anche nuove modalità di mobilità condivisa. A disposizione degli abitanti del distretto ci saranno 60 veicoli di car sharing elettrico più due auto di car sharing condominiale, 150 bici elettriche per un totale di 14 nuove stazioni, 76 punti di ricarica di colonnine elettriche, 125 stalli di parcheggio intelligenti e 10 veicoli elettrici condivisi destinati al trasporto merci. Per la realizzazione di “Sharing Cities”, il Comune di Milano potrà contare sull’apporto di numerosi partner quali Politecnico di Milano, Atm, Legambiente e A2A. 
Redazione Web