Milano: elaborata la mappa delle zone più svaligiate

Lo studio ad opera Centro di ricerca Transcrime. I fattori che “invogliano” i ladri sono la percentuale di furti pregressa, l’alta densità abitativa e i valori immobiliari

Quali quartieri di Milano sono più a rischio di furti negli appartamenti? A questa domanda ha risposto una recente ricerca condotta dal Centro di ricerca Transcrime diretto dal professor Ernesto Savona, dell'Università Cattolica di Milano e dell'Università degli studi di Trento, in collaborazione e il Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell'Interno. Nello specifico, la ricerca ha individuato Buenos Aires, Lambrate, Loreto, Città Studi e Porta Romana come le aree di Milano maggiormente appetite dai topi d’appartamento. Secondo i ricercatori, i fattori che fungono da “stimolo” per i ladri sono l’alta densità di furti l’anno precedente, l’alta densità abitativa e gli alti valori immobiliari, cui seguono l’alta percentuale di anziani residenti, l’altra presenza di negozi “Compro Oro” e la presenza di edilizia residenziale pubblica. 
«Lo studio ha dimostrato come una parte dei furti in abitazione possa essere prevista partendo dall'analisi dei dati disponibili - hanno spiegato i ricercatori - . La ricerca ha prima evidenziato caratteristiche e andamenti dei furti in abitazione in tutta Italia utilizzando i dati fino a dicembre 2014. Poi ha utilizzato un approccio innovativo per sviluppare un modello preventivo testato su tre città (Milano, Roma e Bari) per di dimostrare come pochi luoghi critici concentrino un numero considerevole di reati». L’utilizzo di tali mappe da parte delle forze dell’ordine ha portato a prevedere il 29,3% dei furti sul totale del 2014 a Milano.
Redazione Web