Milano: grande successo per il “Cleaning day”, con oltre 1300 volontari impegnati nella pulizia della città

L’eccesso di entusiasmo ha però portato alla cancellazione del murale autorizzato dell’artista Pao: già arrivate le scuse dal Comune e la richiesta di riproporre l’opera

Volontari all'opera durante il

Volontari all'opera durante il "Cleaning day"

Nella giornata di sabato 16 maggio ben 1300 milanesi sono scesi volontariamente per le strade della città per ripulirla da graffiti e sporcizia. L’iniziativa, denominata “Cleaning day”, rientrava nella manifestazione “Bella Milano” ed è stata pensata come ideale prosecuzione di “Nessuno tocchi Milano”, l’evento che vide 20mila persone riunirsi all’indomani degli scontri del 1° maggio scorso. I cittadini, coordinati dall’Associazione antigraffiti, per l’intera giornata hanno ripulito ben 200 luoghi della città, tra piazze, vie, aree verdi ed edifici pubblici e privati, per un totale di 3mila mq di superficie. Al Cleaning day sono stati utilizzati 4.500 litri di pittura al quarzo con 10 colori diversi, 250 rulli, 250 pertiche, 250 pennelli, 250 teli protettivi, 250 litri di diluente, 50 mila guanti di lattice, 200 mascherine, 500 tute e 50 litri di smalto per saracinesche e panchine. 
Il grande entusiasmo che ha animato la partecipazione, però, ha portato i volenterosi partecipanti anche a commettere un errore grossolano, cioè a cancellare le opere di “street art” a firma dell’ artista Pao, realizzate nel 2001 in via Cesariano in sinergia con il Comune. «I graffiti e la street art non sono il male, ma a volte persino una risorsa, per una città migliore, più bella». così lo stesso Pao ha commentato sui social network la cancellazione del suo murales da parte dei volontari. Una volta venuta a galla la svista marchiana, l’artista è stato immediatamente contattato dall'assessore Maran, il quale ha porto le scuse per l'incidente a nome dell’Amministrazione ed ha chiesto la disponibilità perché il murale venga al più presto ripristinato. «Con piacere riporteremo il sorriso sui muri e sul volto dei bambini», ha concluso Pao.
Redazione Web
Un particolare del murale cancellato

Un particolare del murale cancellato