Per il dopo Expo si pensa a un distretto d'arte per i giovani

A breve l'Esposizione Universale terminerà, ma non mancano idee e progetti su come riutilizzare la vasta area di Expo

Milano, sono in molti a chiedersi quale destino attenderà l’area di Expo a evento concluso. Nel progetto annunciato dal governatore Roberto Maroni, alcune delle strutture verranno riadattate, e la relazione comprensiva di costi degli interventi verrà presentata entro fine mese. In particolare si sta definendo uno studio apposito per le stecche di servizio, ovvero quelle aree dove oggi sono alloggiati vari punti di ristoro, dove verranno lasciati alcuni servizi, con l’aggiunta di nuovi luoghi per il coworking e per le start up dei giovani. La vera novità riguarda però l’idea di creare un vero e proprio distretto d’arte, seguendo l’esempio del  ”798 Art” di Pechino. In Cina hanno riqualificato un’area dismessa e inserito laboratori e gallerie ospitando giovani artisti. Successivamente lo spazio si è animato, raggiungendo un grande successo. Una soluzione che permetterebbe di offrire possibilità e spazi ai giovani che non possono certo permettersi di esporre nelle gallerie del centro. Il progetto comincia comunque dal Padiglione Zero, che ormai tutti concordano di voler salvare. Potrebbe anche prendere vita un museo dell’Expo, per non dimenticare il grande evento internazionale che ha dato vita a ciò che molti hanno definito “la nuova primavera milanese”. Si chiederà infatti a tutti i Paesi partecipanti, quindi a tutti i padiglioni, di lasciare un ricordo della loro presenza. Altra struttura che non andrà perduta è  l’Open Air Theatre. La Regione ha già consultato alcuni privati per capire se e come potrebbero essere interessati alla gestione della struttura, che si trasformerebbe in una sorta di  Teatro Tenda, pensando quindi ad un intervento di copertura, e ad un cartellone adeguato alla presenza di giovani. Il teatro si presta infatti ad ospitare grandi eventi, visto che è accessibile con i mezzi pubblici ed è lontano dai centri abitati. La volontà della Regione è di avviare i lavori al più presto, in modo che già dalla prossima primavera, almeno una parte dell’area avrà preso vita. Al momento non vi è ancora nulla di certo, ma le tante idee e progetti che si prospettano, fanno ben sperare perché un’area dall'enorme potenziale non vada sprecata.