Peschiera Borromeo, comunicato stampa del Comune sul centro estivo

L’Assessore Antonella Parisotto risponde alle preoccupazioni di alcuni genitori sul coinvolgimento di migranti nelle attività de centro estivo: «È il secondo anno consecutivo che avviene questo tipo di inserimento»

L'Assessore Antonella Parisotto

L'Assessore Antonella Parisotto

«L’Amministrazione ha piena fiducia nella professionalità del Melograno»

A Peschiera Borromeo alcuni genitori si sono lamentati in merito al programmato coinvolgimento di migranti nel centro estivo, senza pregresso confronto. Molti non hanno apprezzato la scelta di scoprire tale decisione attraverso la ricezione di una lettera della Cooperativa “Il Melograno”, la stessa che si occuperà della gestione del centro estivo di Monasterolo. Il pubblico però è diviso sulla questione, infatti tra i genitori vi è anche chi è favorevole a questo esperimento di integrazione. 

A questo punto è intervenuta l’Assessore Antonella Parisotto, titolare della delega dei servizi alla persona: «L’Amministrazione Comunale è al corrente della decisione della Cooperativa Il Melograno di coinvolgere alcuni migranti a supporto marginale delle attività dei centri estivi comunali. Questo tipo di inserimento avviene già per il secondo anno consecutivo, motivo per cui l’Amministrazione non ha ritenuto necessario fare una comunicazione ad hoc. I messaggi apparsi sui social network e le richieste di chiarimento da parte delle famiglie dei bambini mi hanno spinto a chiarire che l’Amministrazione ha piena fiducia nella capacità degli operatori del Melograno - conclude - che con professionalità stanno gestendo il centro estivo e che parallelamente sono titolari di una gestione di accoglienza per migranti autorizzata dalla Prefettura di Milano». 

Così si legge nel comunicato stampa emesso sul sito del Comune di Peschiera Borromeo, che poi prosegue: «In questi ultimi giorni la Cooperativa Il Melograno ha inserito L.B.B come volontario in supporto al team di educatori nel centro estivo di Monasterolo. L.B.B. attualmente è titolare di protezione internazionale, in possesso di permesso di soggiorno per motivi umanitari. Il tribunale l’ha riconosciuto come regolare cittadino comunitario». 

Dubbi sono stati mossi, sempre da una parte di genitori, sulla professionalità dei volontari a contatto con i bambini. La Cooperativa in questione aveva inoltre emesso un annuncio lavorativo per la ricerca di volontari da inserire in altri due centri, i quali dovevano presentare i seguenti requisiti: o laurea in scienze dell’educazione, o diploma psicopedagogico o esperienze comprovate in centri estivi, qualità che i genitori (più “diffidenti”) si chiedono se queste persone in aiuto agli educatori posseggano o meno, a prescindere dalla provenienza.