Era il 29 gennaio del 1979 quando un commando di Prima Linea, organizzazione armata attiva durante gli Anni di Piombo, assassinò il magistrato Emilio Alessandrini, “colpevole” di essersi occupato con molta determinazione della lotta al terrorismo eversivo di estrema sinistra. Poco più di 1 anno dopo, precisamente il 19 marzo 1980, la medesima sorte toccò anche a Guido Galli, anch’egli magistrato e docente di criminologia, sempre per mano di Prima Linea e sempre a causa della sua attività di giudice anti-terrorismo. Proprio in ricordo dei 2 magistrati assassinati, San Donato ha voluto tributare la co-intitolazione di una sua via, precisamente una traversa di collegamento tra via Cesare Battisti e via Jannozzi, nei pressi del Municipio. Se l’intitolazione ad Emilio Alessandrini era già presente, quella a Guido Galli si è aggiunta in via ufficiale nel pomeriggio di sabato 19 settembre, nel corso di una cerimonia ufficiale alla presenza di autorità locali, cittadini e parenti del magistrato ucciso. In particolare Bianca Berizzi, vedova di Galli, ha voluto ricordare la figura del marito e il suo strenuo impegno per la difesa della legalità, che gli è costato la vita. A scoprire il velo che copriva il nome del magistrato sul cartello ci ha pensato uno dei giovanissimi nipoti di Galli che, per l’occasione, è stato preso in braccio dal sindaco sandonatese, Andrea Checchi.