#NONSOLOBULLISMO, la scuola non è solo un luogo di studio ma anche di relazione, di condivisione, di dialogo e confronto sociale

Il caso del Liceo Linguistico Primo levi di San Giuliano Milanese: la scuola prende forma per mano dei giovani

Marco Alfarano e la poesia dul muro della scuola

Marco Alfarano e la poesia dul muro della scuola

Per gli antichi Romani l'adolescenza finiva a 25 anni

L’adolescenza, un periodo che va dai 10-11 anni ai 18-20; gli antichi Romani lo consideravano fino a 25 anni e forse avevano anche ragione . Un periodo difficile, ma c’è il rischio che venga stigmatizzato come una fase necessariamente problematica. Un periodo di grandi opportunità di crescita e progettualità. Un periodo di messa in discussione dei principi morali; indecisioni, egocentrismo. Desiderio di cambiare il mondo e uso del proprio pensiero. Ci si costruisce una fiaba personale. L’essere unici. Sono tutte fasi naturali della crescita dell’individuo.
I ragazzi in questo periodo hanno bisogno di trovare un equilibrio tra i diversi stimoli. La famiglia in primis e gli ambiti sociali poi , come la scuola , sono base di riferimento principali per  le decisioni importanti.
Proprio nella scuola, come il caso del Liceo Linguistico Primo Levi di San Giuliano Milanese,  che ha visto il coinvolgimento dei ragazzi nel progetto in ambito artistico-culturale “Diventa un angelo del Bello", in un intervento di riqualificazione dell'interno. In questo contesto ha fatto luce il giovane studente Marco Alfarano con il gruppo di lavoro del 4° anno di Liceo Linguistico che si è espresso mediante il componimento di versi scaturiti da riflessione ed emozione personale. Semplicemente tramite la poesia.
Esternare i propri sentimenti di crescita, le proprie speranze , condividere le parole dell’anima con i suoi compagni di classe , lo hanno portato a scrivere la sua poesia su  una semplice parete della scuola. Parete dove molti studenti ogni giorno si incontrano durante l’intervallo o sono presi dalla fretta per entrare in aula ed immagazzinare centinaia di informazioni per poi sostenere l’ennesima prova quotidiana. Dove tutto quello che li circonda è parte di un luogo comune, ecco che si ergono i versi di una poesia che scuotono la mente dei ragazzi .
Si parte dall’uomo comune che primeggia su quello che già conosce, fino all’uomo che vuole alzare lo sguardo e si incammina verso qualcosa di nuovo. L’uomo spinto dal grande desiderio di crescita e di avventura . L’essere pionieri della propria vita.
Tutto questo non avviene per caso. Il caso non esiste. Ciò avviene grazie all’attento e paziente lavoro di professori e professoresse che ogni giorno varcano la soglia del Liceo Linguistico Primo Levi di San Giuliano Milanese, spinti dal desiderio , dalla passione di istruire e di coinvolgere i ragazzi nei progetti, cercando di orientarli verso una crescita più profonda. Dare una prospettiva alla vita.  L’interazione attiva tra docenti e studenti, la consapevolezza di essere in una scuola che non è solo un luogo di studio ma anche di relazione, di condivisione, di dialogo e confronto sociale, dove far nascere e accrescere momenti di vita anche per mezzo di un semplice progetto di riqulificazione.
Spesso oggi apprendiamo increduli a notizie di “cronaca” della scuola , come se fosse trincea, al limite del vivere quotidiano .
Potrebbe essere un aforisma, ma la poesia di Marco vuol essere un invito ai giovani ad incanalare la propria “rabbia” e la propria ”aggressività” verso istinti e pensieri concreti rendendoli vivi tramite l’arte: la poesia.