Aeroporto di Linate: approvato il piano di restyling. Primo investimento da 8,3mln di euro

Paolo Micheli (sindaco di Segrate): «Aerostazione interamente sul nostro territorio, ma Segrate non incasserà oneri concessori a fronte del restyling».

«É la mia città che subisce gran parte degli svantaggi»

Partiranno il prossimo 6 luglio i lavori per il rinnovamento dell'aeroporto di Milano Linate. Per questa prima fase di lavori, che durerà 10 mesi, è previsto un investimento da parte di Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, di 8,3 milioni di euro. Di questi, 3,4 saranno per la facciata del city airport, che verrà ultimata ad aprile 2018, 3,3 per l’area arrivi e ritiro bagagli e 1,6 per l’area Vip. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi alla Fondazione Feltrinelli dai vertici della società e del Comune di Milano, maggiore azionista di Sea. Quest’ultima ha deciso di investire sul rinnovamento di Linate dopo 25 anni, con un piano complessivo di ammodernamento che si protrarrà fino al 2022, per un importo totale di 60,3 milioni di euro. 

La notizia è stata accolta con favore dal sindaco di Segrate, Paolo Micheli, che tuttavia non ha risparmiato una stoccata polemica. «È bello sapere che una parte importante della nostra città si ammodernerà – ha commentato il primo cittadino -. Sulla stampa il presidente della Sea ha giustamente espresso tutta la sua soddisfazione: "Se Milano si rinnova deve rinnovarsi anche la sua porta d'accesso". Molto bene, peccato che tutto questo avvenga a Segrate, perché l'aerostazione si trova interamente sul nostro territorio comunale. Nessuno però sembra accorgersene». 

In tal senso, Micheli ha precisato: «Gli aerei che decollano da Linate passano sopra le nostre teste ogni giorno e i diritti di compensazione previsti per i Comuni che si trovano nella nostra situazione vengono da sempre trattenuti da Regione Lombardia. Il Comune di Milano ha sempre incassato per intero le sanzioni per le infrazioni che i suoi agenti di Polizia Locale rilevano sul piazzale aeroportuale, in gran parte territorio segratese. Al Comune di Segrate è già stato detto che non arriveranno oneri concessori a fronte del restyling di Linate, in quanto le aree aeroportuali hanno una normativa a sé». 

Il sindaco di Segrate sottolinea quindi come il restyling di Linate porterà con sé due conseguenze: «La prima è che nel 2018 i voli verranno sospesi per il rifacimento della pista e per un po' respireremo. La seconda è che, quando i voli riprenderanno, c'è da scommettere che tenderanno ad aumentare». 

Da qui, l’appello che Micheli rivolge ai vertici di Palazzo Marino: «Linate sarà allora più bello, più accogliente e sempre così vicino a Milano. Ma lo sto ripetendo da mesi al sindaco Beppe Sala e all'assessore Carmela Rozza: l'aeroporto è al servizio di Milano, ma l'aerostazione è a Segrate. È la mia città che subisce gran parte degli svantaggi. E questo, una volta per tutte, va riconosciuto».

Alessandro Garlaschi