Il CPS di Segrate inaugura un Presepe Palestinese. Il Presepe? Una sana e buona tradizione secondo il Sindaco Alessandrini

Inaugurato lunedì 8 dicembre il Presepe Arabo Palestinese realizzato dai soci del Circolo culturale ricreativo dei pensionati segratesi. Una ricostruzione storica curata nei minimi dettagli: abiti in stile arabo, gli utensili, gli animali e la vegetazione sono tipici del luogo, si ha davvero l'impressione di vedere un vero angolo della Palestina ai tempi di Gesù. «Una sana e buona tradizione – ha commentato il Sindaco Alessandrini – quella del presepe, inventata da San Francesco, Santo patrono d'Italia, che ritengo giusto e bello rispettare»

Il Presepe Arabo Palestinese realizzato dai soci del Circolo Pensionati Segratesi

Il Presepe Arabo Palestinese realizzato dai soci del Circolo Pensionati Segratesi

Si può dire, il Presepe non va mai in pensione. Ma paradossalmente, in questo caso, sono stati i soci del Circolo Pensionati Segratesi (CPS) di Rovagnasco – quartiere di Segrate - a riesumare tre anni fa una bellissima tradizione lanciando l'iniziativa di realizzare in occasione delle feste natalizie un presepe fatto con le loro mani. E lo scorso anno presentando una natività partenopea, donata poi al Comune e in bella mostra al Centro Verdi in questi giorni, hanno sbaragliato tutti aggiudicandosi la vittoria al “Concorso Presepi” cittadino. Ma quest'anno hanno davvero superato se stessi con la nuova e del tutto originale rappresentazione della Natività – un Presepe palestinese allestito nella sede di Via Amendola – inaugurata lunedì 8 dicembre sotto lo sguardo curioso dei tanti presenti. «Quest'anno abbiamo voluto lanciare una sfida – ci ha raccontato il Presidente, Salvatore Manciero - e realizzare qualcosa di nuovo: un Presepe Arabo Palestinese come presepe storico». Subito, infatti, a colpo d'occhio si intuisce il lavoro meticoloso di ricostruzione che sta dietro a questa suggestiva opera di due metri per due, realizzata in sughero verniciato su progetto di un architetto in un solo mese grazie all'assiduo lavoro di ex falegnami e geometri. «Prima di tutto abbiamo fatto una vera e propria ricerca “storica” - ha aggiunto - ci siamo documentati su come si svolgeva la vita ai tempi di Gesù in Palestina e in base alle notizie trovate, abbiamo operato la scelta delle statuine, delle scene e degli ambienti». E in effetti la cura dei particolari – abiti in stile arabo, gli utensili, gli animali e la vegetazione sono tipici del luogo – è impressionante, suggestiva e regala allo spettatore l'impressione di vedere un vero angolo della Palestina ai tempi di Gesù. «Nella nostra Natività abbiamo voluto rappresentare i due poteri: quello temporale di Erode e quello spirituale di Gesù – ci ha spiegato Salvatore - infatti c'è il palazzo turrito di Erode e, al posto della classica capanna, una costruzione di tipo regale per Gesù: due re, ma di mondi diversi». E se c'è qualcuno che disdegna il Presepe, c'è chi invece lo apprezza, come il sindaco Alessandrini che ha voluto essere presente all'inaugurazione in mezzo ai tanti soci del Circolo. «Su Segrate si è detto tanto – ha commentato con tono scherzoso - e perché non dire anche “Segrate città dei Presepi” grazie a queste meravigliose opere che regalate ogni anno alla comunità. Una sana e buona tradizione – ha concluso – quella del presepe, inventata da San Francesco, Santo patrono d'Italia, che ritengo giusto e bello rispettare».

Cristiana Pisani



Il Sindaco di Segrate, Adriano Alessandrini, all'inaugurazione del Presepe

Il Sindaco di Segrate, Adriano Alessandrini, all'inaugurazione del Presepe

Particolari del Presepe realizzato dal CPS di Segrate

Particolari del Presepe realizzato dal CPS di Segrate

1 commenti

cps :
veramente belle le foto del presepe | sabato 13 dicembre 2014 12:00 Rispondi