L’Idroscalo è in degrado e non ci sono soldi per mantenerlo

La chiusura del “mare di Milano” è già stata sfiorata a Luglio, le cause? Burocrazia e mancanza di fondi da investire da parte della Città Metropolitana

Servirebbe un milione e mezzo di euro per la manutenzione, ma nel 2015 arrivati solo 738mila euro

E se l’Idroscalo chiudesse? Sembra follia immaginare uno scenario simile, eppure non tutti sanno che la chiusura del famoso “mare di Milano” è stata sfiorata lo scorso luglio. Inaugurato il 28 ottobre 1930, l’Idroscalo è considerato un luogo di ritrovo, svago e attività polisportive, ospitando anche iniziative di rilievo quali i mondiali di canoa. Perfetto per sportivi, famiglie, e amanti della vita all'aria aperta, accoglie oltre un milione di persone ogni anno, eppure il bacino è caratterizzato da un alto e inspiegabile disinteressamento da parte delle Istituzioni. 

È infatti facilmente constatabile il degrado in cui è decaduto l’Idroscalo, e la causa di tale trascuratezza è molto semplice: non ci sono abbastanza fondi da investire nella sua manutenzione idraulica, elettrica, edilizia e del verde, che conta ben 800mila metri quadrati. Motivo per cui a luglio i visitatori avrebbero potuto trovare i cancelli chiusi, non si trovavano 30mila euro necessari a riparare le cabine elettriche. Qualora dovessero venire a mancare come la scorsa estate i requisiti minimi di sicurezza, la chiusura dell’Idroscalo non sarà più solo un’ipotesi, ma realtà, e i conti non sono rassicuranti. 

Per sopravvivere, l’area necessiterebbe di una cifra minima che si aggira intorno al milione e mezzo di euro, ma nel 2015 il budget investito è stato di 738mila euro. Fortuna che ci sono frequenti interventi di disponibili volontari che si occupano della sua conservazione, ma urge una soluzione per combattere l’imperante degrado. A chi chiedere aiuto? Chi si occupa della gestione dell’Idroscalo e della sua manutenzione? Cercando di rispondere a tali domande, si scopre che vi è un problema alla base di tutto, la burocrazia. Se una volta l’Idroscalo apparteneva alla Provincia, ora dovrebbe appartenere alla Città Metropolitana, peccato che non risulta essere stato trasferito a quest’ultima, così nel momento in cui si organizzano eventi e iniziative, il neo ente sovracomunale si trova spesso disinformato e disorganizzato. Inoltre si trova a disposizione un fondo da destinare alla manutenzione davvero risicato, senza poter contare sull'appoggio della Regione, la quale sottolinea come “non sia di sua competenza”. 

Una Città Metropolitana davvero in difficoltà, che però potrebbe trovare una soluzione attraverso un accordo soddisfacente di collaborazione tra i Comuni di Milano, Peschiera Borromeo e Segrate. Agendo uniti e dando vita a dialogo maggiormente fruttuoso tra le parti, forse l’idroscalo potrebbe rinascere. Nell'attesa, per ora rimane “figlio di nessuno” con tanti dubbi riguardanti il suo futuro.