57enne travolto e ucciso da un treno alla stazione di San Zenone

Il macchinista non ha potuto fare nulla per evitare l’impatto. Si ipotizza un gesto disperato

La stazione ferroviaria di San Zenone

La stazione ferroviaria di San Zenone

Tragedia alla stazione ferroviaria di San Zenone dove, nel pomeriggio di sabato 14 marzo, un uomo di 57 anni è stato travolto e ucciso da un treno regionale. Sul posto sono intervenuti un’autoambulanza del 118 e l’elisoccorso proveniente dall’ospedale di Niguarda, atterrato nei campi limitrofi alla stazione, ma purtroppo ogni tentativo di salvare la vita al 57enne si è rivelato del tutto vano. Il convoglio era partito nei minuti precedenti la tragedia dalla stazione di Lodi e viaggiava in direzione di Milano. Ascoltato successivamente dalla polizia ferroviaria, incaricata di compiere i rilievi sul luogo della tragedia e di ricostruire la dinamica dell’accaduto, il macchinista ha raccontato di essersi trovato l’uomo di fronte all’improvviso, motivo per cui non gli è stato possibile evitare l’impatto fatale. Allo stato attuale le indagini della Polfer proseguono a 360°, ma l’ipotesi maggiormente battuta dagli inquirenti è quella che porta al gesto disperato. In loco sono intervenuti anche i carabinieri di Melegnano e quelli di San Giuliano, che hanno coordinato le operazioni di soccorso. Nel mentre, oltre ai pendolari, un folto gruppo di abitanti di San Zenone si è raccolto presso lo scalo ferroviario, compreso anche il primo cittadino, Sergio Fedeli, accorsi in stazione per sincerarsi dell’accaduto. Il protrarsi fino a sera delle operazioni investigative e di soccorso ha prodotto pesanti ripercussioni sulla circolazione ferroviaria sia verso Milano che verso Lodi, paralizzando di fatto il servizio nelle principali fermate del Sudmilano, da Tavazzano a San Donato. Scarse le informazioni trapelate circa l’identità del deceduto, del quale non si conoscono le generalità ma solo l’età e il fatto che risiedesse sul territorio. 
Redazione Web