A 200km/h sulla Paullese. Ma non è un ladro in fuga, solo un lavoratore in ritardo

L’uomo, sfrecciando a velocità folle a bordo della sua Bmw, è stato inseguito dai carabinieri da Dovera fino a San Donato. Una volta fermato ha fornito la sua giustificazione, risultata veritiera

Per lui 113 euro di multa e -5 punti sulla patente

Una corsa lungo la Paullese a velocità impressionante, quasi 200 km/h, e poi la giustificazione ai carabinieri che lo avevano inseguito dal Cremasco fino al Sudmilano: «Devo andare al lavoro e mi sono svegliato tardi». Ha dell’incredibile quanto accaduto nelle notti scorse lungo l’ex S.S.415, quando una pattuglia dei carabinieri di Crema impegnata in un posto di controllo a Dovera si è vista sfrecciare davanti una Bmw Serie 5 che sembrava una saetta. Pensando di trovarsi di fronte ad un ladro in fuga dopo un colpo messo a segno sul territorio, i militari si sono messi al suo inseguimento, chiedendo l’appoggio dei colleghi di Lodi e San Donato. Nonostante le sirene che lo inseguivano, l’automobilista non ha accennato minimamente a volersi fermare, suscitando quindi ancor più sospetti nelle forze dell’ordine. Alla fine, però, la corsa scellerata della Bmw è stata finalmente arrestata a San Donato, dopo diversi chilometri. A quel punto i carabinieri sono scesi dalle auto e si sono preparati al peggio, ma la situazione ha avuto un epilogo che mai si sarebbero potuti aspettare. Al volante della vettura, infatti, non si trovava un topo d’appartamento né tanto meno uno spacciatore, ma semplicemente un camionista, dipendente di una ditta di logistica di Milano, in ritardo per il lavoro. Una volta chiarita la situazione, gli uomini dell’Arma gli hanno ricordato che quello non era un motivo valido per bruciare i limiti di velocità e gli hanno affibbiato una contravvenzione da 113 euro, oltre alla sottrazione di 5 punti dalla patente. 
Redazione Web