Allarme terrorismo: aumentate le misure di sicurezza su Expo 2015

«L’Esposizione potrebbe essere un bersaglio ideale, ma ci stiamo preparando da tempo» ha commentato Giuseppe Sala, Commissario unico della manifestazione. Maroni: «Durante Expo sospendere Schengen»

Allarme terrorismo per Expo 2015

Allarme terrorismo per Expo 2015 Operai al lavoro per la costruzione dei padiglioni

«L'Expo potrebbe essere un bersaglio ideale per il terrorismo, è un tema a cui stiamo pensando da un anno e mezzo, quindi ci stiamo preparando, organizzando sulla protezione». A sostenerlo è Giuseppe Sala, Commissario unico per Expo 2015, che si è espresso a pochi giorni dai tragici fatti di Parigi e in relazione all’allarme terrorismo che questi hanno prepotentemente rilanciato. «Se fossimo a 108 giorni con tutto da inventare - ha aggiunto - sarei molto preoccupato. So quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Stiamo lavorando da un anno e mezzo con ministero degli Interni, Prefettura e Questura, con le aziende che ci garantiscono la sicurezza, quindi penso che stiamo messi abbastanza bene». Il Commissario ha confermato che il sito dell’Esposizione sarà costantemente controllato da 400 telecamere all'aperto e circa un migliaio in luoghi chiusi e che, oltre alle forze dell’ordine, saranno costantemente operativi circa 1 migliaio di vigilantes privati appositamente reclutati. «Prendo atto delle rassicurazioni sulla sicurezza dell'Expo milanese – ha ribattuto Roberto Maroni, presidente di Regione Lombardia - però se arriva un pazzo da un Paese europeo le telecamere di oggi non servono granché, bisogna bloccarlo alla frontiera». In tal senso l’esponente del Carroccio, a pochi mesi dall’avvio dell’Esposizione universale, ha proposto la sospensione temporanea del trattato di Schengen, che riduce i controlli sistematici alle frontiere onde garantire la libera circolazione delle  persone tra gli Stati membri dell’Unione Europea.
Redazione Web