Un 60enne italiano della provincia di Pavia dovrà rispondere alla Giustizia della pesante accusa di violenze sessuali nei confronti di due 12enni, allievi della scuola calcio di cui era allenatore. Il fermo dell’uomo, che si trova ai domiciliari, è scattato nella mattinata di mercoledì 5 novembre, al termine di 1 anno di indagini serrate condotte dalla squadra mobile di Milano e coordinate dal pm milanese Daniela Cento. Per tutelare i minori coinvolti, il nome della società calcistica in cui l’uomo prestava servizio non è stata resa nota. L’unica informazione diffusa dalla polizia è che essa è ubicata in un Comune della Provincia di Milano. L’inchiesta era scattata a seguito della denuncia di una delle piccole vittime, la quale aveva raccontato di palpeggiamenti e pesanti avance che il 60enne gli aveva rivolto all’interno degli spogliatoi. Da allora erano partite le intercettazioni e le audizioni protette dei giovanissimi calciatori, che avevano portato all’individuazione accertata di un’altra vittima, ma attualmente si sospetta che i casi possano essere almeno 4. Una volta raccolti sufficienti elementi a carico del 60enne, il gip Maria Vicidomini ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, che il 5 novembre ha fatto scattare le manette ai suoi polsi. Risulta inoltre che l’accusato non prestasse più servizio nella scuola calcio proprio dall’avvio delle indagini, per cui si sospetta che avesse deciso di defilarsi, oppure che sia stato allontanato, quando le voci circa l’avvio dell’inchiesta avevano iniziato a girare. 

Redazione Web