Comazzo, donna rapinata da un finto poliziotto

La 27enne ha accostato lungo la strada per Trucazzano dopo aver visto i lampeggianti blu, ma ad attenderla c’era un ladro con passamontagna

Il malvivente le ha puntato un'arma addosso, facendosi consegnare borsa e pc

Una donna stava percorrendo la strada che collega Comazzo a Trucazzano, la provinciale 181, quando in piena notte ha vissuto attimi di vera paura. Era più o meno l’una di notte tra lunedì e martedì, quando la 27enne ha incrociato una Fiat Punto Bianca, a quel punto l’auto in questione l’ha inseguita. A trarla in inganno sono stati i lampeggianti blu, che in unione ai fari abbaglianti, le hanno fatto credere che si trattasse di un’auto civetta della Polizia che le intimava di accostare. Così la ragazza ha fatto, attendendo che dalla Punto scendesse un agente, ma il tempo passava e iniziava a domandarsi il motivo di quella lunga attesa. D’un tratto una sagoma compare davanti alle luci della Fiat lasciate accese, e quando la vittima si è resa conto che non era un poliziotto, bensì un malvivente, era ormai troppo tardi per reagire. Nel momento stesso in cui si è voltata verso il finestrino abbassato per consegnare patente e libretto, si è trovata di fronte il rapinatore, dal volto coperto con un passamontagna, guanti neri, e una pistola puntata addosso. Ovviamente non ha esitato, quando il bandito le ha intimato di consegnargli le borse che aveva sul sedile del passeggero, lasciandole solamente le chiavi di casa. Il malvivente è fuggito con soldi, un portatile e i documenti personali della ragazza. Dalle prime ricostruzioni, il ladro è di mezza età e italiano, e sulle sue tracce si sono mossi i Carabinieri di Lodi. Truffe di questo tipo sono tristemente frequenti, si rammenta dunque di diffidare di coloro che intimano di accostare in luoghi bui ed isolati senza esibire la paletta caratteristica, ricordando inoltre che nelle auto-civetta della Polizia gli agenti non operano mai da soli, ma in coppia o in tre.