La protesta intrapresa dai facchini impiegati presso la sede Dhl di Carpiano, assunti tramite cooperativa, si è trasformata in un concitato picchetto davanti ai cancelli dell’azienda, che ha necessitato persino l’intervento dei carabinieri. Da tempo gli operatori sono sul piede di guerra contro i vertici del noto corriere espresso, tanto che, nel pomeriggio di lunedì 23 febbraio, circa 100 operai si sono dati appuntamento nei pressi del capannone di via Aldo Moro per un’assemblea. «Diversamente da altri colossi del settore – hanno commentato a riguardo i rappresentanti del Si Cobas, il sindacato intercategoriale che ha organizzato l’assemblea – Dhl si è defilata dal tavolo di trattative nazionale. Per loro evidentemente le condizioni di lavoro vanno bene così come sono. Niente aperture sulla malattia, niente indennità integrative in assenza del servizio mensa, e via così». Ben presto, però, quando si è scoperto che erano stati chiamati lavoratori da altre cooperative in sostituzione di quelli in protesta, l’assemblea è divenuta un presidio a tutti gli effetti, durato sino all’una di notte. Gli operai si sono infatti organizzati per impedire ai camion di entrare e uscire dalla ditta, tanto da costringere i vertici societari a chiamare i carabinieri, che hanno allontanato i manifestanti e creato un cordone di sicurezza per i furgoni. Nei frangenti più concitati della protesta, un 24enne è rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale. Si aggiunge così un nuovo capitolo alle proteste intraprese dai dipendenti delle cooperative di facchinaggio sul territorio che, negli ultimi anni, ha contato situazioni analoghe alla Gls di Cerro al Lambro, alla Sda sempre di Carpiano, alla Tnt di Peschiera e all’Esselunga di Pioltello.

Redazione Web