Gioco d’azzardo patologico: le slot all’interno della “fascia di sicurezza” dovranno essere spente a fine licenza

Lo stabilisce una recente modifica alla legge regionale contro la ludopatia, che quindi non riguarderà più solo le licenze ancora da rilasciare

Regione Lombardia prosegue nella sua impegno a contrasto del gioco d’azzardo patologico, approvando all’unanimità una modifica alla legge contro la ludopatia, la 8/2013, tesa a ridurre drasticamente il numero di slot e “macchinette” sul territorio lombardo. Per effetto di tale modifica, l'applicazione della distanza minima da scuole, chiese, oratori e altri “luoghi sensibili” si estende non solo alla concessione di nuove autorizzazioni ma anche a quelle oggi attive. Per questo motivo, se i dispositivi per il gioco d’azzardo sono già presenti all’interno della fascia di rispetto, dovranno essere spenti definitivamente allo scadere della licenza. «Grazie a questo provvedimento nel giro di 2 o 3 anni in tutte le città della Lombardia verranno praticamente dimezzate le slot e le macchinette e, al massimo entro 5 o 6 anni, alla scadenza dell'ultima licenza oggi in vigore, non ce ne sarà più nemmeno una».  
Così si è espressa a seguito dell’approvazione l’assessore a Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia, Viviana Beccalossi. «La nostra legge contro la ludopatia - ha proseguito Beccalossi - è già da mesi il più efficace provvedimento per contrastare, o provare a limitare, la diffusione di una vera e propria malattia, che, come altre e ben più note dipendenze, colpisce soprattutto le fasce più deboli della popolazione. In questo anno e mezzo, grazie alla norma, sono stati rafforzati controlli, sanzioni, limitazioni degli orari di apertura e, soprattutto, impedite nuove aperture grazie alle distanze di 500 metri dai luoghi sensibili».
Redazione Web