Gli negano lo status di rifugiati: clamorosa protesta dei migranti ospiti all’Ambra Hotel di San Zenone

A causa del provvedimento, 5 di loro dovranno lasciare la struttura. Così una ventina di richiedenti asilo ha bloccato la via Emilia e l’imbocco della Tangenziale esterna. Intervengono i carabinieri

Alcuni momenti della protesta

Alcuni momenti della protesta

Lucente: «Adesso basta. Manifesteremo per la legalità»

Attimi di forte tensione sabato 16 dicembre a San Zenone. Attorno alle 14, infatti, alcuni dei 150 profughi ospitati presso l’ex Ambra Hotel, divenuto di fatto il più grande centro d’accoglienza del Sudmilano, ha letteralmente bloccato la via Emilia all’altezza del confine con Sordio. Circa una ventina di richiedenti asilo, anche per mezzo di alcune biciclette, ha interdetto il transito sia in direzione di Lodi che di Melegnano, mentre un altro drappello ha bloccato il vicino accesso al casello di Vizzolo per la Tangenziale esterna. La ragione della mobilitazione è legata al fatto che, a cinque degli ospiti, è stato negato lo status di rifugiato, motivo per cui dovranno lasciare il territorio. La manifestazione ha generato lunghe code sulla via Emilia, con alcuni automobilisti che hanno tentato persino di forzare il cordone di migranti. La situazione si è risolta solo grazie all’intervento dei carabinieri di San Donato e Melegnano, dopo circa 2 ore di mediazione. 

«Si è trattato di una protesta non autorizzata, senza alcun permesso, nata perché a chi protestava è stato giustamente negato lo status di rifugiato – ha commentato Franco Lucente, sindaco di Tribiano e Coordinatore provinciale milanese di FDI -. Va detto che in questa situazione ci troviamo, ormai da tempo, per un assurdo sistema che non sa controllare i flussi migratori. A pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini e lo abbiamo visto bene a San Zenone, dove tantissimi automobilisti si sono trovati imprigionati in coda per una manifestazione con momenti di tensione contenuti dalla presenza delle forze dell’ordine. Se i responsabili del blocco stradale fossero italiani a loro toccherebbe la denuncia per interruzione di pubblico servizio. Invece sono migranti: non solo bisogna dar loro vitto e alloggio, ma restano pure impuniti». Alla luce di quanto accaduto, Lucente ha annunciato che a breve si terrà una sorta di “contro-manifestazione”, che ovviamente non prevedrà blocchi selvaggi della strada. «Abbiamo organizzato un incontro con la stampa e con la gente, com’è nel nostro stile, per un confronto su un tema che non può essere ignorato: il rispetto della legalità e delle esigenze dei nostri cittadini. L’appuntamento è fissato per martedì 19 dicembre alle 14, in sala consiliare a San Zenone. Saranno presenti il vice sindaco di San Zenone Massimo Boccardi e la delegazione di Fratelli d’Italia».

Estremamente aspre a riguardo anche le prese di posizione dei rappresentanti territoriali della Lega Nord. «Quello di sabato è stato l’ennesimo episodio che vede coinvolto il centro di accoglienza di San Zenone al Lambro – commentano l’Onorevole Marco Rondini e Cristiano Vailati, Segretario della Lega Circoscrizione Est Martesana -. Già negli anni passati ci sono state aggressioni e addirittura un blitz antidroga da parte delle forze dell’ordine. Avevamo già presentato una interrogazione, nel 2015, all’allora ministro Alfano, per chiedere l’immediata chiusura dell’ex Ambra Hotel o, in subordine, provvedere alla revoca della concessione per manifesta incapacità. La presenza di 170 richiedenti asilo in un paese di circa di 4.500 abitanti è inaccettabile. Ora valutiamo la possibilità, nei prossimi giorni, di presentare una seconda interrogazione per chiedere l’immediata chiusura e l’immediata espulsione dei venti sedicenti profughi che hanno bloccato abusivamente la strada». 

Alessandro Garlaschi