I conti della Città Metropolitana sono in rosso, scatta l’appello bipartisan: «Il Governo intervenga»

Al momento l’Ente si trova impossibilitato ad approvare il bilancio preventivo. Approvata una mozione urgente diretta a Governo, Parlamento e Presidente della Repubblica per avere le risorse necessarie

Palazzo Isimbardi, sede della Città Metropolitana

Palazzo Isimbardi, sede della Città Metropolitana

Musella (“Insieme per la Città Metropolitana”): «A rischio i lavoratori a tempo determinato»

La Città Metropolitana di Milano è ad un passo dalla paralisi, a causa della cronica carenza di risorse. Onde evitare si concretizzi uno scenario di estrema gravità, il Consiglio metropolitano ha approvato all’unanimità una mozione urgente presentata da tutti i capigruppo, rivolta direttamente al Governo, al Parlamento e al Presidente della Repubblica. 

«Chiediamo – ha commentato Arianna Censi, vicesindaco Metropolitano – che venga garantito il rispetto dell’art. 119 della Costituzione, secondo cui “i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa”. Inoltre chiediamo la proroga dei termini di bilancio, un intervento immediato per garantire le risorse necessarie per l’approvazione del bilancio preventivo e soprattutto la proroga dei contratti a tempo determinato dei lavoratori precari, per impedire la paralisi in alcuni settori nevralgici dell’amministrazione in cui essi operano»

Il medesimo appello è stato ribadito anche da Graziano Musella, capogruppo di “Insieme per la Città Metropolitana” e commissario provinciale di Forza Italia, che afferma: «Occorre un intervento concreto e tempestivo per consentire all'ente di riprendere il suo ruolo strategico di coordinamento del territorio, nell'ottica di ridare centralità ai Comuni che sono le istituzioni più vicine ai bisogni dei cittadini. Per questo, Chiediamo a gran voce la proroga dei termini e un intervento immediato per consentire l'approvazione del bilancio e l'adozione delle misure necessarie a tutelare i dipendenti, quali soprattutto la proroga urgente dei lavoratori a tempo determinato, che altrimenti rimarranno a casa sin dal 1 ottobre»

Musella non risparmia tuttavia una stoccata polemica all’indirizzo del sindaco metropolitano, Beppe Sala. «Ci rivolgiamo ai livelli di governo superiori sopperendo così alle continue assenze in Consiglio del sindaco Sala, che non pare occuparsi più di tanto delle vicende dell'ente, e i cui tentativi di trovare una soluzione col Governo Gentiloni, pure della stessa area politica, non hanno al momento sortito alcun effetto».
Redazione Web