Opera, il Sindaco Fusco dichiara guerra alla Prefettura: «pronti a fare le barricate»

«Non vi è la volontà di alimentare il business illegale del mercato degli esseri umani a scapito delle sempre più numerose famiglie italiane o straniere residenti ed in difficoltà»

Opera , 3 marzo 2017 – «Pronti a fare le barricate e, se ce ne fosse bisogno iniziare battaglie per eliminare le Prefetture». Non ha mezzi termini il Sindaco Fusco dopo l’incontro in prefettura con all’ordine del giorno “accoglienza nuovi profughi” convocato da Luciana  Lamorgese, nuovo Prefetto di Milano.  «Accettateli o ve li mandiamo comunque»: questa la linea ferma del Prefetto». Fusco spiega, «un vecchio problema, quello degli immigrati, alla quale il Prefetto ha proposto un altrettanto vecchia soluzione». Nonostante il  Sindaco abbia ribadito la sua indisponibilità ad accogliere sul proprio territorio dei richiedenti asilo politico o altri immigrati, il Prefetto ha garantito che sarà sua premura inviarne alcuni «perché non è giusto che a Opera non ce ne siano».
«Questa è un’affermazione molto grave di cui si deve prendere le sue responsabilità – ha continuato il Sindaco Fusco – perché il ruolo del Prefetto in Italia non è quello di distribuire immigrati ai comuni. Tra i compiti della Prefettura vi è anche quello di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza ed a Opera c’è un tessuto sociale molto caldo e come è già accaduto con zingari, inceneritore o altri problemi, come ad esempio recentemente la  questione legata alla strada provinciale, c’è gente pronta a fare le barricate. E questo è quello che accadrà se la minaccia, che pare una ripicca, sarà portata avanti ed è ciò di cui dovrà rispondere alle istituzioni – conclude Ettore Fusco - ed ai cittadini».
«A Opera – a ribadito il Sindaco Fusco  -, seppure ci fossero disponibilità di spazi, non vi è la volontà di alimentare il business illegale del mercato degli esseri umani a scapito delle sempre più numerose famiglie italiane o straniere residenti ed in difficoltà. Quindi un Prefetto che al contrario del predecessore non parla di confisca delle case libere o degli spazi considerabili idonei ma cerca la condivisione. Una condivisione però che si può riassumere proprio in una delle frasi pronunciate da Lamorgese che suona anch’essa come una minaccia: “Non mando nessuno che voi non accettiate, ma voi dovete accettarli”. Perché se così fosse sarebbero necessari meno numeri di quelli previsti dal protocollo sottoscritto da Anci con il Ministero che prevede 2.5 immigrati ogni 1000 abitanti. Un accordo questo – ha precisato ancora il Sindaco di Opera Fusco – che non ci riguarda visto che noi non siamo iscritti ad Anci, che pertanto non ci rappresenta, ma che vi può mettere in condizione di farlo rispettare in tutti quei comuni d’Italia che invece sono iscritti al sindacato dei comuni e pertanto ne condividono l’operato. Il  Prefetto è già una figura anacronistica in un paese che non vuole considerarsi occupato – conclude il Sindaco Fusco – se però viene utilizzato solo per dividere migliaia di immigrati tra i comuni per non fare percepire ai cittadini quello che, invece, è un problema gravissimo che alimenta traffici di persone ridotte in schiavitù e migliaia di vittime, allora siamo proprio fuori strada ed è meglio tornare alle nostre vecchie battaglie per eliminare le Prefetture».