Piano della mobilità sostenibile (Pums): i sindaci del cremasco inviano le loro osservazioni

Tra le proposte, oltre al prolungamento della MM3 a Paullo, anche l’eliminazione dei semafori sulla Paullese a San Donato e la riqualificazione completa dell’ex S.S.415

Sono 36 le Amministrazioni locali del cremasco che hanno fatto fronte comune per presentare un nucleo compatto di osservazioni al Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), il documento che definirà la mobilità nell’area metropolitana milanese per i prossimi anni. Su iniziativa del sindaco di Spino d’Adda, Paolo Riccaboni, e di Fabio Bergamaschi, assessore alla Viabilità di Crema, i Comuni hanno redatto un documento inviato al Comune di Milano nella giornata di lunedì 27 aprile, termine ultimo fissato per la presentazione delle proposte di integrazione. Il primo punto presentato concerne il tanto desiderato prolungamento della MM3 sino a Paullo, a fronte del fatto che il Pums preveda invece la realizzazione di una sola nuova fermata, quella di San Donato Est. «E questo è per lo meno contraddittorio – ha sostenuto Bergamaschi - perché, conti alla mano, allungare sottoterra la MM3 costa di più che arrivare fuori terra a Paullo». 
Un’altra importante osservazione riguarda la proposta di eliminazione dei semafori di San Donato sulla Paullese, fonte quotidiana di incolonnamenti e quindi di esponenziali tempi di attesa per chi viaggia da e verso Milano. A ciò si è aggiunta la richiesta di ampliamento del parcheggio presso il capolinea di San Donato, giudicato del tutto insufficiente, e il potenziamento della stazione di Rogoredo, considerata sottodimensionata, sia in quanto nodo di passaggio dell’Alta velocità, sia perchè potrebbe essere un'alternativa all’hub di San Donato. I sindaci sono poi tornati a sottolineare l’importanza del completamento della riqualificazione dell’ex S.S. 415, dal ponte sulla Cerca sino a Zelo Buon Persico (ponte sull’Adda compreso), i cui tempi sono attualmente del tutto incerti.
Redazione Web