Slitta l’approvazione definitiva del reato di Omicidio stradale: il DDL dovrà tornare al Senato

Il motivo è il passaggio di un emendamento voluto da Forza Italia che esclude l’arresto per chi si ferma a prestare soccorso alla vittima

Le associazioni denunciano: «Alcuni parlamentari hanno esultato dopo il voto»

Servirà ancora del tempo affinché il reato di Omicidio stradale entri in via definitiva a far parte dell’ordinamento legislativo italiano. Il DDL, per cui tanto hanno lavorato le associazioni per la sicurezza sulle strade e quelle dei famigliari delle vittime, ha infatti incontrato un inaspettato stop alla Camera nella giornata di giovedì 21 gennaio, a causa dell’approvazione di un emendamento presentato da Forza Italia. Tale proposta di modifica, passata a voto segreto con 247 sì e 219 no malgrado il parere contrario del Governo, prevede di escludere l’arresto per i conducenti che si fermino a prestare soccorso alla vittima e si mettano subito a disposizione degli organi di polizia giudiziaria. Il testo del DDL è stato poi approvato dall’assemblea di Montecitorio con 346 voti favorevoli, 21 contrari e 46 astenuti ma, a causa della modifica, dovrà tornare al Senato, allungando così ulteriormente i tempi per l’introduzione della nuova legge. Quanto accaduto ha rappresentato una vera e propria doccia fredda per le associazioni e i famigliari delle vittime della strada, che si erano riunite a Montecitorio per assistere a quello che, in teoria, avrebbe dovuto essere il passaggio definitivo verso l’introduzione della nuova Legge. Tra di loro era presente anche la peschierese Elisabetta Cipollone, la mamma di Andrea De Nando, il 15enne travolto e ucciso sulle strisce pedonali il 29 gennaio 2011, una tra le più grandi sostenitrici e promotrici del reato di Omicidio stradale. Lo stesso vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, aveva già dato appuntamento a tutti nella sala stampa della Camera alle 15.30. Ora, però, alla luce di quanto accaduto alla Camera, questo appuntamento dovrà aspettare. Ma a colpire maggiormente in negativo famigliari e associazioni è stata la reazione dei parlamentari dell’opposizione all’approvazione dell’emendamento, che si sono abbracciati ed hanno esultato. «Consideriamo questa una gran brutta giornata per la politica – commentano in una nota l'Asaps, Associazione degli amici e sostenitori della polizia stradale, e le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni -, per di più aggravata da quella offensiva e incomprensibile esultanza dei parlamentari dell’opposizione, quasi che la loro squadra avesse segnato un gol! Ma forse non si sono resi conto di avere segnato il gol nella porta dei familiari e vittime della strada e di associazioni come Asaps che si stanno spendendo da anni sul versante della sicurezza. Una giornata di delusione e rabbia. Per un emendamento secondo noi neppure necessario la legge è stata stoppata. Ma sarà solo una fermata, non una sosta. Abbiamo aspettato 5 anni, possiamo aspettare ancora un altro mese! Però la giornata di oggi serva da lezione per capire tante cose». 
Alessandro Garlaschi