Taglio degli ambulatori: il Pd del Sud-Est Milano all’attacco della riforma sanitaria regionale

La formazione di Centrosinistra critica la revisione voluta da Regione Lombardia, rea a suo dire di impoverire la sanità locale con la chiusura di molti poliambulatori del territorio

Il Consultorio di San Donato

Il Consultorio di San Donato

Nel “mirino” dei tagli i consultori di San Giuliano, San Donato, Peschiera e Melegnano

Continua a far discutere la riforma sanitaria annunciata nei mesi scorsi da Regione Lombardia che prevedrà una riorganizzazione dei servizi presenti sul territorio, pensata in un’ottica di razionalizzazione delle risorse. A tal proposito il Partito democratico della zona Sud-Est Milano ha assunto una netta presa di posizione, avanzando il timore che la sanità locale ne uscirà fortemente impoverita. «Ci hanno detto che occorre razionalizzare – si legge in una nota diramata nei giorni scorsi - , concentrando in pochi poliambulatori pubblici le prestazioni specialistiche, per aumentare la quantità delle prestazioni erogate, ma la cura dimagrante rischia di esserci fatale: sul territorio della nostra vecchia ASL Milano 2 (ora chiamata ASST Melegnano-Martesana) dei 14 poliambulatori specialistici territoriali presenti  ne rimarranno aperti solo 5». Gli esponenti Pd precisano a tal proposito: «Per anni ci hanno parlato di libera scelta del cittadino, che deve potersi curare dove e come meglio ritiene, ma non ci avevano detto che non sarebbe stato più possibile curarsi all’interno del proprio Comune: San Donato Milanesese perde il proprio Consultorio, San Giuliano Milanese, il Comune più popoloso, perde diversi servizi specialistici, Melegnano e Peschiera Borromeo perdono il Poliambulatorio». «A questo – prosegue la nota - si aggiunge una rete di trasporto pubblico non uniforme in tutti i nostri Comuni che creerà più disagi in particolare agli anziani, alle donne in gravidanza ed alle persone più fragili costrette a spostarsi in numero ancora maggiore per raggiungere i poliambulatori». Alla luce di queste considerazioni, il Partito democratico della zona Sud-Est Milano chiede di «ridiscutere l'assetto della proposta di riorganizzazione dei servizi, puntando sull’apertura di nuovi servizi e il potenziamento di quelli esistenti, con la realizzazione di un Presidio socio-sanitario territoriale (PreSST) a San Giuliano e l'avvio in via sperimentale di nuove forme organizzative pubbliche dei medici di  base  e  pediatri».
Redazione Web