Trenord fa “mea culpa” con i pendolari lombardi e presenta il piano volto a rilanciare l’azienda e migliorare il servizio
In particolare si agirà su puntualità, stato dei convogli e lotta ai vandalismi. Sotto stretta osservazione le tratte giudicate più critiche
29 gennaio 2015
Trenord annuncia un piano volto a migliorare sensibilmente il servizio offerto, alla luce delle innumerevoli criticità e dei pesanti ritardi che i pendolari lombardi lamentano costantemente sulle linee ferroviarie. La presentazione si è tenuta nel pomeriggio di mercoledì 28 gennaio a palazzo Lombardia, alla presenza del nuovo amministratore delegato Cinzia Farisè, del presidente regionale Roberto Maroni e dell’assessore alle Infrastrutture Alessandro Sorte. Le direttrici che presentano maggiori criticità, cioè quelle sulle quali verrà puntata costantemente la lente d’ingrandimento, sono le seguenti: Novara-Milano-Treviglio (S6); Domodossola-Milano; Bergamo-Milano (via Carnate); Verona-Brescia-Treviglio-Milano e Mantova-Milano. «Quello presentato da Trenord – ha commentato Maroni - è un piano concreto, molto ambizioso ed ineludibile, visto il peggioramento complessivo delle performance durante il 2014». Nello specifico, il piano si concentrerà principalmente su 3 fattori, cioè puntualità, stato dei convogli e lotta a ogni forma di vandalismo e di evasione dei biglietti. Il tema della puntualità in particolare è stato valutato come priorità assoluta. «Dopo un viaggio a fianco di un macchinista – ha sottolineato l’ad Farisè - , mi sono accorta che il treno aveva 10 minuti di ritardo e pareva che fosse tutto normale. Anche le nostre indagini di customer satisfaction dicevano che la situazione è inaccettabile. Chiedo scusa per questo servizio. Nel 2014 solo il 72% dei treni è giunto a destinazione con un ritardo medio di 5 minuti. Il traguardo prefissato è quello dell'82% per il 2015, per arrivare poi gradualmente al 90 entro la fine del 2018». Tra i provvedimenti adottati a riguardo, saranno previsti una serie di corsi di formazione mirati rivolti ai dipendenti, nonché l’introduzione del concorso “Top Gun/Equipaggi con ritardo 0”, che premierà le performance di puntualità migliori. Per quanto riguarda lo stato dei treni, Farisè ha commentato laconicamente: «Quando sono salita per la prima volta su un nostro treno senza stampa al seguito, credevo di essere tornata in India». (Nazione dove Farisè è stata dal 2011 al vertice della multinazionale Prysmian nda). Per porre rimedio a questo quadro scoraggiante, l’ad di Trenord ha annunciato il già avvenuto acquisto di 63 nuovi treni, 6 dei quali entreranno in servizio entro febbraio e altri 11 entro aprile, mentre i restanti gradualmente entro il 2016. Grande attenzione sarà inoltre rivolta alla repressione dei vandalismi e della microcriminalità, a tutela dei viaggiatori. «Nel 2014 sono aumentati i fenomeni di microcriminalità a bordo treno – ha sottolineato Farisè - . È cresciuto il numero degli atti vandalici gravi, raggiungendo la media di un atto al giorno, per un costo complessivo di 8 milioni. È stata dunque intensificata l’attività di vigilanza, con 35 risorse specializzate, per un costo complessivo di 2 milioni. È, allo stesso tempo, aumentata l’evasione del pagamento del titolo di viaggio, con un indice di evasione che tocca il 20% al giorno». In tal senso, ha fatto sapere l’ad di Trenord, è già stato varato uno specifico progetto, teso recuperare i mancati introiti da destinare in larga parte a nuove azioni per la sicurezza a bordo treno.
Alessandro Garlaschi
29 gennaio 2015