Uccidono un uomo a Rimini e poi fuggono verso il Sudmilano: albanesi presi a Gorgonzola

Un imprenditore edile e i suoi figli arrestati per omicidio. Le ricerche sono state estese anche a tutte le principali arterie del territorio, come via Emilia e Paullese

Mobilitati anche i carabinieri di San Donato

Dopo aver assassinato un loro connazionale sulla riviera romagnola sono ripartiti verso Milano e le forze dell’ordine hanno dato loro la caccia lungo tutte le principali arterie sudmilanesi, fino all’arresto. Dovranno rispondere dell’accusa di omicidio in concorso un imprenditore edile di 60 anni e i suoi due figli di 25 e 26 anni, tutti albanesi regolari in Italia e incensurati, che sarebbero responsabili della morte del connazionale 40enne P.N., residente a Rivabella di Rimini e zio della moglie del 25enne. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, nella giornata di mercoledì 25 maggio il 60enne con i due figli sono partiti in auto da Gorgonzola (Mi) alla volta di Rivabella per andare a riprendersi la moglie del secondogenito, un’albanese ventenne. Pare che quest’ultima, a seguito di dissidi con il marito, avesse deciso di lasciarlo, decidendo di rifugiarsi presso alcuni parenti che risiedono in riviera. A quanto pare il trio, una volta giunto a Rivabella, si è appostato nei pressi del locale gestito dal fratello della ragazza, per una resa dei conti. Quando però è sopraggiunto lo zio, cioè il 40enne P.N., ne sarebbe nata una discussione, culminata con l’assassinio di quest’ultimo. Padre e figli sono quindi ripartiti in direzione Milano a bordo della loro vecchia Fiat Croma con i vetri oscurati ed immediate sono partite le ricerche dei fuggitivi. Sulle loro tracce si è messa la polizia Stradale, ma sono stati sollecitati anche i carabinieri della Compagnia di San Donato, che hanno setacciato la Paullese, la via Emilia ed hanno posto sotto osservazione anche il casello di Melegnano, però senza successo. Alla fine il trio è stato rintracciato il giorno successivo da dove era partito, cioè a Gorgonzola. Per loro sono quindi scattate le manette.
Redazione Web