Vendevano abbonamenti a false riviste della polizia: banda sgominata e 27 indagati

Anziani, parroci e associazioni tra i truffati, che ricevevano anche minacce tramite call center

Truffa delle false riviste

Truffa delle false riviste le vittime venivano contattate tramite call center

27 indagati per associazione a delinquere finalizzata a truffe ed estorsioni, 42 perquisizioni a quindici società di Milano e Provincia e un giro d’affari da diverse centinai di migliaia di euro sgominato. Sono questi gli esiti di una maxi operazione congiunta partita giovedì 24 luglio, cui hanno preso parte Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale di Milano, sotto la regia del Procuratore di Milano Alberto Nobili. L’operazione ha portato all’interruzione delle attività criminali di una banda che, per mezzo di alcune società satellite, aveva allestito una truffa macchinosa ma decisamente redditizia. Gli indagati, spacciandosi per funzionari di polizia o dei Tribunali di Milano e Roma, attraverso alcuni call center costringevano ignari cittadini in tutta Italia a sottoscrivere abbonamenti a fantomatiche riviste di settore. Tra le vittime del raggiro figurano, oltre a privati cittadini, anche enti pubblici, associazioni, esercizi commerciali e persino enti religiosi e parroci. Le indagini hanno avuto inizio lo scorso anno, quando erano state effettuate le prime denunce da parte dei truffati, che avevano ricevuto persino delle minacce. Le forze dell’ordine hanno infatti appurato che, qualora la vittima designata si fosse rifiutata di sottoscrivere un abbonamento alle riviste, i malviventi tramite i call center non esitavano a servirsi di intimidazioni. Allo stato attuale delle indagini, le vittime accertate sarebbero 160, ma non si esclude che il numero possa crescere ulteriormente. La truffa più consistente è andata a segno ai danni di una spa, i cui proprietari hanno versato circa 80mila euro.
Redazione Web