51 milioni l'importo della gara per il secondo lotto della Paullese (Dovera - ponte di Spino)

Il secondo lotto cremasco della strada ha un importo di gara di 51 milioni, in massima parte a carico della Regione

La strada prevede la realizzazione di un sottopasso ciclabile alla Madonna del Bosco e di due sottopassi carrabili, uno a Spino Ovest (dal costo di 800mila euro) e uno a Barbuzzera, con rondò a Nosadello. Il costo complessivo è di 51,5 milioni di euro.
La progettazione esecutiva è stata realizzata dai dipendenti dell'Amministrazione provinciale cremonese Cristiano Rebecchi, Andrea Manfredini e Paolo Orlandi.
I finanziamenti arrivano per 38,5 milioni dalla Regione Lombardia e per 16 milioni dalla Provincia di Cremona che li ha recuperati, come ha spiegato Marina Mistori, da 9 milioni di risparmi su opere finanziate dalla Regione, che la Lombardia ha permesso restassero sul territorio invece che essere restituite, e dall'operazione sul fondo immobiliare. Si spera poi che, andando a gara, si ottenga un ulteriore ribasso d'asta. La gara sarà pubblicata presumibilmente domani.
Il presidente provinciale Massimiliano Salini ha spiegato che ottenere il finanziamento regionale è stato frutto di "una battaglia molto impegnativa che ci ha messo spesso in difficoltà con gli altri territori. La Provincia di Milano ha recuperato 29 milioni di euro, quindi meno di noi. La cosa non è stata priva di conseguenze".
I costi sono stati abbassati soprattutto dalla scelta di affidare internamente la progettazione, di tenere le strade di arroccamento (che poi saranno cedute alle amministrazioni comunali, che dovranno occuparsi delle manutenzioni, con grande insofferenza da parte dei sindaci) adese alla superstrada e dagli accordi bonari raggiunti per la cessione delle aree. Resta il problema del trombo di Spino (come lo chiama il sindaco di Spino Paolo Riccaboni): il Ponte sull'Adda non sarà raddoppiato, né ora, né si sa quando. Al momento pare che per il 2015 la Paullese sarà raddoppiata da Bagnolo al Ponte e dall'attuale semaforo di Paullo a Peschiera Borromeo, con la contemporanea scomparsa dei semafori a San Donato.

Silvia Tozzi