Mediglia, l’Amministrazione comunale parteciperà al bando Sprar per accogliere altri 15 profughi

«Così sarà garantita la quota di 2,5 richiedenti asilo ogni 1.000 abitanti, e non subiremo il fenomeno»

Sindaco e Vicesindaco di Mediglia

Sindaco e Vicesindaco di Mediglia Paolo Bianchi e Gianni Fabiano

La posizione ufficiale del Comune di Mediglia è affidata ad un comunicato pubblicato sul sito dell’Ente che recita: «Con delibera n. 5 del. 31/01/2017, su conforme proposta dell’Assessore alle Politiche Sociali Elisa Roberta Baeli, la giunta comunale, con a capo il sindaco Paolo Bianchi, ha espresso la propria volontà di adesione al bando e richiesta di ammissione alla ripartizione del fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (FNPSA), SPRAR, Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.
La scelta, da parte dell’amministrazione comunale, è maturata negli ultimi mesi ed ha trovato il suo concretizzarsi prima con il decreto 10/08/2016, pubblicato in GU il 27/08/2016, e successivamente con l'incontro promosso da ANCI del 29/12/2016 il cui scopo era di informare gli amministratori locali rispetto ai contenuti dell’accordo sottoscritto la scorsa estate da ANCI nazionale ed il Ministero dell’Interno. Accordo che punta, soprattutto, a rendere i primi cittadini protagonisti e non più pedine nella complessa gestione dell’accoglienza.
Si è quindi paventato  a chi ha il dovere e onere di amministrare il comune di Mediglia la scelta, la necessità di pensare al bene della propria comunità e scelto di non lasciare il proprio destino, le proprie scelte ad altri ma di essere come sempre faber fortunae suae
 Aderendo a tale rete di fatto, la proporzionalità dell’accoglienza dei migranti rispetto alla popolazione residente che, in linea di massima, dovrà attestarsi su circa 2,5 posti di accoglienza ogni 1000 residenti, per cui un massimo di 30 richiedenti asilo sul territorio comunale di Mediglia distribuiti equamente nelle frazioni; attualmente il territorio vede la presenza  di 15 richiedenti asilo in reti CAS Centri di Accoglienza Straordinaria, gestiti dalla cooperativa il Melograno e alloggiati in abitazioni private a cui si aggiungeranno 15 richiedenti asilo all’interno del progetto SPRAR.
ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha chiesto ed ottenuto la stipula di una “clausola salvaguardia”, contenuta nella Direttiva ai Prefetti del Ministro dell’Interno dell’11 ottobre u.s., che rende esenti i Comuni che appartengono alla rete SPRAR, o che abbiamo formalmente manifestato la volontà di aderirvi, dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza, superiori a quelle previste dal criterio di proporzionalità prima citato, mettendo quindi al riparo tali Comuni da invii massivi e non concordati..
L’amministrazione comunale ribadisce che non sono disponibili strutture pubbliche all’interno del proprio territorio; l’ente per la realizzazione dei servizi di accoglienza si avvarrà di uno o più attuatori selezionati attraverso le procedure espletate nel rispetto della normativa vigente, che provvederanno alla formulazione e redazione di un progetto di accoglienza richiedenti/titolari di protezione internazionale, supportare l’ente nella redazione e presentazione dell’istanza di contributo,  e della successiva realizzazione del progetto presentato, in caso di accettazione dell’istanza, sulla base del contributo concesso».