Caso Tamini: “fumata nera” dopo l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico

Uilm Milano: «La società non ha fornito nessuna garanzia sugli impegni richiesti dai sindacati sulla tutela occupazionale». Esito negativo anche per il precedente vertice in Assolombarda

I lavoratori durante la manifestazione del 1° dicembre

I lavoratori durante la manifestazione del 1° dicembre

Il 22 dicembre 2 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti del gruppo

Avrebbe dovuto segnare una svolta e fornire qualche certezza in più sul futuro, invece si è concluso con un nulla di fatto, lasciando i lavoratori del sito di Melegnano ancor più nell’incertezza. Il vertice tenutosi martedì 20 dicembre tra i vertici di Tamini, azienda leader nella produzione di trasformatori, e le rappresentanze sindacali dei dipendenti presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), ha infatti decretato la proverbiale “fumata nera”. «La dirigenza aziendale – rende noto Vittorio Sarti, segretario generale Uilm Milano -, non ha acconsentito ad impegnarsi su nessuna delle richieste avanzate da sindacati e rappresentanti dei dipendenti. Come già ci era stato preannunciato, il piano industriale promesso per il mese di dicembre, che avrebbe consentito di avere un quadro più chiaro delle prospettive future, non sarà presentato se non prima della fine di febbraio del prossimo anno». In tal senso Sarti fa sapere che, in linea con quanto sottoscritto in uno dei verbali della trattativa per la crisi del sito di Novara nei mesi scorsi, è stato chiesto alla dirigenza che non venga intrapresa la chiusura di nessun stabilimento e che vengano mantenuti i livelli occupazionali, così come venga sospesa la decisione di trasferimento del settore amministrativo di Melegnano a Legnano almeno fino alla presentazione del piano industriale. «Tuttavia – precisa il segretario Uilm – non ci è stata fornita nessuna garanzia su questi aspetti che riteniamo fondamentali. Il Ministero ha però, da parte sua, richiesto alla direzione di Tamini di mantenere gli impegni assunti sul mantenimento dei livelli occupazionali in occasione della vertenza per lo stabilimento di Novara». Esito negativo aveva avuto di fatto anche il vertice tenutosi il 19 dicembre in Assolombarda dove, fanno sapere le rappresentanze sindacali, la dirigenza aziendale aveva già manifestato un atteggiamento di ostilità e chiusura. Alla luce del fallimento sostanziale di entrambi i vertici, nella giornata di giovedì 22 dicembre verranno osservate due ore di sciopero in tutti gli stabilimenti del gruppo Tamini.
Redazione Web