Un ufficiale e due agenti della polizia locale di Milano in forze al comando di Zona 4 in via Bezzecca sono indagati per i reati di truffa ai danni del Comune e peculato. I tre sono infatti stati accusati dalla Procura di Milano di essersi recati ripetutamente al ristorante durante l’orario di lavoro, utilizzando altresì l’auto di servizio. Poi, una volta rientrati in ufficio, comunicavano di avere prolungato il servizio a volte come “ordinario a recupero” e a volte come "straordinario retribuito". A denunciare i vigili sono stati gli stessi vertici del comando di Zona 4, presso cui i tre uomini prestavano servizio. Secondo quanto appurato dalla Procura meneghina, l'ufficiale sarebbe stato sorpreso sempre presso il medesimo locale per 11 volte. Ancora più abitudinari i due agenti, che si sarebbero recati al ristorante rispettivamente per ben 67 e 73 volte, risultando ogni volta in servizio esterno. A tradire i due agenti e l’ufficiale, per i quali si prefigura anche l’aggravante di avere commesso il fatto "in danno di un ente pubblico" e "con violazione dei doveri inerenti alla pubblica funzione ricoperta”, è stata un’ingenuità. Per pagare, infatti, i tre utilizzavano la "tessera mensa" del Comune, una carta elettronica che lascia una traccia precisa dell'orario in cui viene passata al lettore. «In caso di singole violazioni – ha commentato Antonio Barbato comandante della polizia Locale milanese - , siamo intervenuti solo a livello disciplinare, con rimproveri e multe pari a quattro ore di stipendio. In questo specifico caso, Se i fatti saranno confermati per come appaiono, si tratterebbe senz'altro di truffa. Siamo noi a fare le indagini per conto della procura, e non faremo sconti. Il fatto che la denuncia arrivi dal comando di Zona 4 prova come la polizia locale abbia sviluppato gli anticorpi necessari a combattere ogni malcostume al proprio interno».