Arrestato a Milano scafista latitante condannato in Albania a 25 anni

Fermato ad un banale controllo stradale, ha esibito documenti falsi. I successivi accertamenti hanno fatto emergere il suo passato

L’uomo è accusato della morte di 21 persone

Era ricercato a livello internazionale per traffico di esseri umani finalizzato all’immigrazione clandestina ed è stato arrestato a Milano, in piazza Tirana. Sulla testa dell’uomo, un 38enne pluripregiudicato di origini albanesi, pendeva infatti una condanna a 25 anni di reclusione emessa dal tribunale di Valona (Albania) che tuttavia non era mai stata eseguita, perché l’uomo era sempre stato latitante. Nei giorni scorsi, però, è stato “inchiodato” dai carabinieri nell’ambito di un normale controllo stradale. Ai militari, infatti, il 38enne ha esibito dei documenti che hanno subito destato dei forti sospetti. Si trattava infatti di un passaporto e di una patente e un permesso di soggiorno rilasciati dalle autorità greche che, nonostante la buona fattura, sono risultati contraffatti. L'uomo è stato quindi identificato incrociando i dati riportati sui documenti con quelli dattiloscopici, confrontandoli poi con le informazioni in possesso di Interpol. Secondo quanto riferito dall'Arma, le vicende giudiziarie del latitante risalgono al 2006, quando l'autorità giudiziaria albanese lo ha ritenuto responsabile della morte di 21 migranti naufragati tragicamente a bordo di un gommone da lui condotto nel canale d'Otranto, durante una traversata nel tentativo di raggiungere l'Italia. L'arrestato, che è stato rinchiuso nel carcere di San Vittore, è ora in attesa della richiesta di estradizione. Dovrà rispondere anche di ricettazione e possesso di documenti contraffatti.
Redazione Web