Arrestato il primario di ortopedia dell’ospedale Gaetano Pini di Milano

Le accuse sono di corruzione e turbativa d’asta. Secondo i pm, il medico avrebbe favorito due multinazionali delle protesi in cambio di denaro ed inviti a convegni e a programmi tv

Norberto Confalonieri in un fermo immagine tratto da un'intervista al Tgr Lombardia

Norberto Confalonieri in un fermo immagine tratto da un'intervista al Tgr Lombardia Foto Ansa

Il primario è indagato anche per lesioni

Soldi, ma anche viaggi in Italia e all’estero per lui e i suoi familiari e inviti a prestigiosi programmi televisivi. Sono queste le “utilità” che avrebbe ricevuto Norberto Confalonieri, responsabile del dipartimento di ortotraumatologia generale e chirurgia ortopedica dell’ospedale “Gaetano Pini” di Milano, finito agli arresti domiciliari giovedì 23 marzo. Per lui i capi d’imputazione sono di corruzione e turbativa d’asta. Secondo l’accusa formulata dai pm Eugenio Fusco e Letizia Mannella, infatti, il medico avrebbe stretto un "accordo occulto" con i "referenti commerciali" della multinazionale Johnson&Johnson per favorire l'acquisto delle protesi fornite dalla società all'ospedale ricevendo in cambio, tra le altre cose, anche la "pubblicità connessa alla sponsorizzazione" da parte dell'azienda del "servizio di approfondimento sulla chirurgia mini invasiva e computer assistita", andato in onda su Rai 2 il 16 novembre 2015 nella rubrica “Medicina 33”. Lo scrive il gip di Milano Teresa De Pascale nell'ordinanza nella quale indica come "utilità" per il medico anche queste "apparizioni televisive su reti nazionali con significativi ritorni d'immagine ed economici". Anche nei suoi rapporti con la multinazionale B.Braun il primario avrebbe ricevuto poi "bonifici", ma anche il pagamento di cene "per 30 invitati". In realtà, i pm che indagano sul caso ritengono che Confalonieri sia responsabile anche di lesioni. Nel mirino degli inquirenti milanesi, infatti, sono finiti almeno 4 interventi chirurgici eseguiti presso la clinica privata San Camillo con la tecnica della protesi computerizzata. Una tecnologia, è il sospetto dei magistrati, imposta dall’ortopedico anche quando non era necessario ricorrervi. Alcuni dei pazienti operati in regime privato avrebbero poi riportato complicazioni tali da rendere necessario un nuovo ricovero, questa all’Ospedale Gaetano Pini e a spese del Sistema Sanitario Nazionale. Per questo motivo, la Procura di Milano aveva chiesto il carcere per il primario, ma il gip ha disposto gli arresti domiciliari per i soli episodi di corruzione e turbativa d'asta, spiegando nell'ordinanza che "allo stato attuale delle indagini, non possono ritenersi sussistenti i gravi indizi di colpevolezza" sulle presunte lesioni. 
Redazione Web