Dall’espulsione all’accoglienza: l’ex Cie di via Corelli a Milano ospiterà temporaneamente esuli e profughi

Nell’ex Centro di identificazione ed espulsione alloggiano attualmente 64 persone, 29 della quali sono bambini

L'ex Cie di via Corelli

L'ex Cie di via Corelli da centro di espulsione a luogo d'accoglienza

Nuova vita per il Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Milano, sito in via Corelli, che dai giorni scorsi è divenuto centro di accoglienza temporanea per profughi in fuga dalla guerra. I locali erano chiusi dallo scorso mese di gennaio per lavori di ristrutturazione, a seguito degli incendi provocati per protesta dagli immigrati che vi erano detenuti. Ora, a seguito della convenzione formalizzata a metà ottobre tra il Comune e il Ministero dell’Interno, l’ex Cie ha ottenuto una nuova funzione. In particolare, i locali completamente rinnovati costituiranno uno strumento in più per accogliere temporaneamente le ondate di profughi siriani che, in fuga dalla guerra, da oltre 1 anno confluiscono in Stazione Centrale, in attesa di ripartire verso il Nord Europa. I primi ingressi sono avvenuti martedì 28 ottobre e hanno contato in totale 64 persone, di cui 35 adulti e 29 minori, tutti siriani. Il centro di via Corelli è composto da 5 aree, ha 155 posti in camere per lo più da 4 letti, bagni e docce, stanze adibite a mensa, uno spazio per il gioco dei bambini e un ambulatorio dove prestare cure mediche. Un team di mediatori e assistenti legali è poi presente per fornire assistenza circa la richiesta di permesso di soggiorno o di protezione internazionale. Dal 18 ottobre 2013 ad oggi le strutture milanesi hanno assistito e accolto 45.876 persone (siriani, eritrei e palestinesi), delle quali però solo 53 hanno fatto richiesta di asilo. 
Redazione Web