Deturpato il murale dedicato a Falcone e Borsellino in Porta Ticinese a Milano

Grave oltraggio all’opera con protagonisti i due grandi magistrati antimafia: ignoti hanno disegnato nella mano di Giovanni Falcone una pistola puntata alla tempia di Paolo Borsellino

Imbrattamento già ripulito

Il murale antimafia presente a Porta Ticinese a Milano, realizzato nel 2013 dal writer siciliano Tunus e raffigurante Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sorridenti, è stato vilmente deturpato nella notte di domenica 11 febbraio. 

«È successa una cosa orrenda – commenta Alvise Salerno, speaker radiofonico web e primo a far partire la denuncia sui social -. Qualche idiota ha deciso di disegnare una pistola rossa sulla mano di Falcone, che spara in fronte a Borsellino. Un simbolo, un segno di libertà e giustizia, massacrato brutalmente dalla mancanza di cervello di qualcuno. Milano, l'Italia intera, non può accettare questi gesti, tanto stupidi quanto schifosi». 

Nella mattinata di lunedì 12 febbraio l’imbrattamento è stato prontamente ripulito. «Uno sfregio indegno e orribile – commenta Pietro Bussolati, capolista PD alle elezioni regionali -, un'offesa non solo al ricordo di due personaggi simbolo della lotta alla mafia, ma anche a chi crede nei valori della legalità e lotta contro il cancro della criminalità organizzata». 

Analoghe parole di condanna anche da parte di Riccardo De Corato, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Lombardia, che non risparmia però una nota polemica all’Amministrazione comunale: «La vergogna del murale deturpato è successa vicino a via Gola. Da anni ormai ripetiamo che il quartiere è fuori controllo e da anni i residenti chiedono disperatamente l'aiuto del Comune. Oggi purtroppo siamo arrivati anche allo schifoso gesto dell'imbrattamento del murale per Falcone e Borsellino. Gesto che dà l'idea di cosa stia succedendo in via Gola». 
Redazione Web

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