Milano: arrestato pregiudicato in possesso di un Kalashnikov

Pare che l’uomo volesse farla pagare a due albanesi a suo dire colpevoli di aver infastidito la madre

È accusato di ricettazione e detenzione di arma illecita

Domenica 3 settembre gli agenti di quatto pattuglie della Volante della Questura di Milano sono intervenuti in via Giambellino perché avvertiti di un pestaggio in corso. Quando sono giunti in loco, hanno visto un ragazzo a terra e un uomo che lo colpiva a calci e pugni. L'aggressore ha cercato di allontanarsi e i poliziotti hanno notato che con sé aveva un'arma da fuoco a canna lunga. Dopo averlo fermato, non è stata poca la sorpresa nello scoprire che l'arma in possesso di G.F.M.R, 42enne che da poco aveva finito di scontare una condanna ai domiciliari, era un Ak47, un Kalashnikov prodotto nella ex Jugoslavia. Il fucile d’assalto aveva il calcio segato e il numero di matricola abraso. L’uomo, residente in via dei Cinquecento, in una tasca aveva altresì un caricatore con 28 cartucce e in un’altra tasca altre 20 cartucce, oltre ad un mazzo di chiavi di una moto Kawasaki risultata rubata il 28 aprile. Lo stesso arrestato ha spiegato la sua versione dei fatti: la madre, residente in via Giambellino 141, lo aveva chiamato riferendo di essere stata minacciata da due albanesi che il 42enne conosceva solo di viso. G.F.M.R si è quindi recato sul posto ed ha rintracciato un conoscente dei due albanesi, la vittima dell’aggressione, poi fuggito, per ottenere da lui i loro nomi. Quando l’uomo si è rifiutato di aiutarlo lui lo ha aggredito tenendo il fucile con l’altra mano per intimorirlo. Con precedenti per stupefacenti e un arresto per tentato omicidio risalente al 1993, il 42enne è stato protagonista di numerosi interventi di Polizia, in uno di essi gli era stata trovata anche una mazza da baseball in auto. Ora si trova a San Vittore.  
Redazione Web