Milano: condannato a 4 anni per spaccio il prete arrestato durante un coca party

La sentenza al termine del rito abbreviato. Il sacerdote aveva ammesso di fare uso di stupefacenti a causa di una depressione

Consumo di droga

Consumo di droga

Era il luglio dello scorso anno quando don S.M.C., sacerdote 45enne di un piccolo borgo in provincia di Verbania, è stato arrestato a Milano mentre partecipava a un coca party in casa di amici. Nella giornata di giovedì 26 marzo, il gup Milanese Luigi Gargiulo ha condannato il religioso a 4 anni di reclusione per spaccio al termine del processo celebrato con rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. La polizia era intervenuta presso l’appartamento in piazza Angilberto II, in Zona 4, rispondendo a una chiamata dei vicini di casa allarmati per i forti schiamazzi che provenivano dall’interno. Qui, oltre agli inequivocabili segni di una serata trascorsa a consumare alcol e droga, gli agenti avevano trovato il parroco e una ingente quantità di polvere bianca nel WC. Ben presto il religioso ha confermato che quella nel water era cocaina, che apparteneva e lui e che aveva tentato di sbarazzarsene poco prima. Inoltre, per non essere identificato, il prete aveva altresì ridotto a brandelli il suo passaporto. Sottoposto ad interrogatorio, don S.M.C. aveva confessato di aver iniziato a fare uso di stupefacenti da settembre 2013, a causa dei suoi guai con la giustizia. In quel periodo, infatti, l’uomo era stato condannato in primo grado per una truffa nei confronti di un'anziana signora, che aveva convinto a versare 22mila euro sul suo conto corrente. Al termine del processo, il giudice milanese ha escluso che il religioso abbia ceduto droga in cambio di favori sessuali. 
Redazione Web