Milano ed Emergency al fianco delle popolazioni terremotate con il Polibus

Primo risultato del protocollo firmato con palazzo Marino, il polibus di Emergency garantirà supporto sociosanitario nelle terre colpite dal sisma

Il mezzo è già presente ad Amatrice e a Montorio al Vomano

Due ambulatori, una sala per le attività di accoglienza e una sala d’attesa. Sono gli spazi allestiti nel Polibus, l’ambulatorio mobile di Emergency che da qualche giorno ha iniziato a fornire assistenza socio-sanitaria alla popolazione colpita dal terremoto in Centro Italia, in collaborazione con la Protezione Civile del Comune di Milano. Emergency fornirà assistenza infermieristica in due territori gravemente colpiti dal disastro naturale, cioè Amatrice e Montorio al Vomano, in provincia di Teramo, dove sarà attivo anche uno sportello di assistenza psicologica. La Protezione Civile fornirà tecnici e supporto logistico per svolgere le attività previste dal Protocollo d’intesa sottoscritto nel dicembre scorso dal Comune di Milano e dall'associazione umanitaria fondata da Gino Strada. «Questo progetto è il primo risultato operativo del protocollo firmato dal sindaco Giuseppe Sala per il Comune di Milano e da Gino Strada per Emergency - commenta l’assessore alla Sicurezza, Carmela Rozza -. Il sostegno dell’amministrazione milanese per le popolazioni colpite dal terremoto continua e questo ambulatorio è una riposta importante e concreta». Il Polibus sarà collocato nel piazzale del Distretto Sanitario di Base di Montorio al Vomano e le unità mobili di Emergency saranno operative in diversi comuni del Distretto. Uno psicologo, un infermiere e un logista forniranno assistenza socio-sanitaria gratuita in un territorio in cui, a causa dell'emergenza climatica e sismica, i bisogni sono molteplici e i servizi di assistenza sanitaria sono in difficoltà. «L'obiettivo è quello di rendere il Polibus e le unità mobili dei punti di riferimento per la popolazione locale, come accade nelle altre città italiane in cui Emergency è presente con gli ambulatori mobili – spiega Andrea Bellardinelli, Coordinatore Programma Italia per Emergency -. L’attività dello psicologo fungerà da primo filtro per la gestione delle problematiche derivate dall’evento catastrofico».
Redazione Web