Milano: prende una multa e si vendica contro i primi vigili che trova

L’uomo, un pregiudicato, ha distrutto il lunotto dell’autopattuglia e ha preso a testate i due agenti, mandandoli all’ospedale. Alla fine è stato ammanettato a fatica

I sindacati: «Chiediamo più tutele»

Due agenti di polizia locale medicati in ospedale e il lunotto di un’autopattuglia mandato in frantumi. È questo l’esito di una improvvisa esplosione di violenza di un pluripregiudicato 38enne, N.P., che ha aggredito i primi vigili che gli sono capitati a tiro per vendicarsi di una multa presa per divieto di sosta. Tutto è accaduto attorno alle 20:00 di domenica 8 maggio in via Candiani, zona Bovisa. La coppia di “ghisa” era intervenuta per effettuare i rilievi di un incidente stradale quando, all’improvviso, viene avvicinata da N.P., che inizia ad inveire contro di loro. L’uomo, in forte stato di alterazione, tra un insulto e l’altro si lamenta per una multa presa poco prima. I tentativi degli agenti di calmarlo si rivelano inutili e anzi il 38enne manda in frantumi il lunotto della loro auto con un pugno. A quel punto i vigili tentano di bloccarlo, ma ne nasce una colluttazione nella quale i due uomini in divisa rimediano pugni, calci e testate. Alla fine, dopo numerosi sforzi, N.P. viene arrestato e portato in comando, mentre per i due agenti si rende necessario ricorrere ad alcune medicazioni in ospedale. I successivi accertamenti condotti hanno portato alla luce il turbolento passato del 38enne, costellato di numerose denunce e persino di un arresto. Nel 2000, all’età di 22 anni, N.P. era infatti stato arrestato dalla polizia perché, proprio in via Candiani, aveva tentato un’estorsione ai danni di un paio di bar della zona, con due complici e un pitbull al guinzaglio. «Non possiamo più accettare in silenzio questa grave disattenzione dello Stato che non ci tutela - attacca Fabrizio Caiazza, coordinatore Uil della Polizia locale - . Siamo stanchi e arrabbiati e valuteremo tutte le azioni, anche estreme, per ottenere dignità e chiarezza sul nostro ruolo. Siamo semplici “dipendenti amministrativi” del Comune mentre veniamo utilizzati come poliziotti e per questo chiediamo più tutele». 
Redazione Web