Picchia la moglie in metropolitana: marocchino 40enne in manette

La violenza, ripresa dalle telecamere di sorveglianza Atm, è stata notata da un agente di polizia fuori servizio che è subito intervenuto. La donna ha in seguito confessato ben otto anni di soprusi

La moglie era anche finita a più riprese al pronto soccorso

È finalmente finito il terribile incubo in cui era costretta a vivere una donna marocchina di 40 anni, vittima di anni di violenze e soprusi da parte del marito, un coetaneo suo connazionale. Per lei è infatti giunto l’aiuto insperato e provvidenziale di un commissario 34enne fuori servizio, che si stava recando in metropolitana per fare ritorno a casa. Erano da poco trascorse le 17:00 di mercoledì 15 giugno quando il poliziotto è sceso nella stazione di Turati, a poca distanza dalla Questura. Passando nelle vicinanze dei monitor di sorveglianza dell’Atm, il 34enne ha notato l'immagine dell'uomo che tirava uno schiaffo alla donna con al seguito tre bambini piccoli, uno di 6 anni, uno di 4 e una di appena pochi mesi. A quella vista il Commissario non ci ha pensato due volte ed ha raggiunto la coppia sui binari, dove ha trovato la donna e la più grande delle figlie in lacrime. Quando sul posto sono giunte anche la Polmetro e una pattuglia della polizia di Stato, la vittima delle percosse ha deciso di confidarsi, accusando il marito di maltrattarla da diversi anni. La famiglia era arrivata a Milano in mattinata da Rodano per recarsi a ritirare il permesso di soggiorno presso l'Ufficio immigrazione della questura. La donna, però, si era dimenticata una ricevuta e la coppia aveva dovuto andarsene a mani vuote, motivo per cui era scattata la violenza nei suoi confronti. L'uomo, che lavora come corriere per una società di trasporti di Peschiera, ha precedenti per rissa e diverse contravvenzioni alle spalle e spesso rientrava a casa ubriaco. La 40enne ha raccontato alla polizia di non averlo mai denunciato perché lo stipendio che lui percepiva era l'unica entrata economica della famiglia. Successivamente la donna ha altresì confessato di aver spesso dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dopo essere stata presa a calci e pugni, ma di non aver mai trovato il coraggio di denunciare il marito violento.
Redazione Web