Opera: la polizia locale ferma la baby gang “del sabato sera”

Tutti minorenni gli autori degli atti vandalici che per alcune settimane hanno caratterizzato il sabato sera in differenti zone della Città: specchietti rotti, auto rigate e scooter danneggiati per numerosi cittadini

Denunciati per danneggiamento, se condannati dovranno risarcire

È stata fermata dalla polizia locale, con l’ausilio delle telecamere, la baby gang responsabile degli atti vandalici del sabato sera a Opera. Specchietti rotti e auto rigate che per alcune settimane hanno caratterizzato il sabato sera in differenti zone della Città. Si tratta di dieci ragazzi tra i 14 e 17 anni, di cui una sola femmina, residenti tutti a Opera tranne due provenienti da Rozzano, che sono cascati nella trappola posta dalla polizia locale già sulle tracce dei possibili responsabili di più raid. «Un gruppo di ragazzi normali, provenienti da famiglie comuni – commenta il sindaco Ettore Fusco – semplicemente troppo annoiati da questa società che vive sui social e che può rendere un vandalo protagonista su Facebook. Le pagine dei social, infatti, alla domenica si aprivano con i post dei cittadini arrabbiati per gli ignobili danneggiamenti subiti. C’è da immaginare che probabilmente gli stessi autori dei vandalismi si crogiolassero nel leggere delle proprie bravate, tra rabbia e insulti delle vittime impotenti». Chiamati in comando con i propri genitori, di fronte all’evidenza di certe immagini, i ragazzi hanno cominciato a parlare ed alcuni hanno ammesso di essere stati responsabili degli atti vandalici e per questa ragione saranno denunciati alla Procura della Repubblica presso il tribunale dei minori per danneggiamento aggravato. I danni riscontrati ed accertati si riferiscono ad auto e scooter lasciate in sosta sotto casa e costeranno ai ragazzi un processo penale. I veicoli parcheggiati su strada pubblica sono considerati esposti alla pubblica fede e quindi la pena prevista è la reclusione da sei mesi a tre anni. In caso di conferma della responsabilità, i ragazzi rischiano una condanna che non sarà detentiva, ma consisterà nel risarcimento dei danni.
Redazione Web

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