Il Dream Café vince la causa contro l'Amministrazione: non risulta abuso edilizio per il dehor di piazza Borromeo

L'Amministrazione denuncia Marco Lupi per abuso edilizio. Dopo due anni, la sentenza: Lupi non ha commesso reato

Lupi nel 2010 decide di aprire il Dream Café e a tal fine si reca in Comune, presso l'Ufficio Tecnico, per sapere come sia meglio realizzare la struttura chiusa da posizionare come dehor, se con zanzariere in plexiglas, muratura o tendoni. Gli viene autorizzata un'area con tendoni azionati elettricamente di 10 metri per 4, una zona che di inverno Lupi tiene sempre chiusa e che ha dotato di stufa a pellets. Costo tendoni circa 3mila euro, costo stufa 1700.

Un giorno arrivano due vigili al bar e lo avvisano che la struttura è abusiva e che sarà denunciato. La struttura, gli viene detto, puo restare (è su area privata), ma, se è chiusa, fa volumetria e Lupi deve pagare gli oneri relativi (circa 15mila euro). Dato che è volumetria, il tendone non può essere chiuso, se non in casi eccezionali.

A causa dell'abuso edilizio, gli arriva una denuncia penale. Deve prendere un avvocato (che gli costa 2mila euro) e andare in tribunale dove la seduta viene subito chiusa quando l'avvocato mostra i documenti attestanti il fatto che la struttura era stata autorizzata.

Ora la vicenda è chiusa, Lupi tiene le tende aperte, quindi l'investimento è servito a poco, la stufa è stata venduta l'anno scorso per metà del suo valore, Lupi non sa chi lo ha denunciato e pensa di smettere di fare il barista. L'assessore al Commercio Alessio Marazzi non commenta: «Non sono ben a conoscenza di quanto sia accaduto, ma mi risulta che Lupi abbia commesso un abuso edilizio».

Silvia Tozzi