Pandino: i bilanci degli istituti sono in rosso

I bilanci degli istituti sono in rosso e gli stessi vantano milioni di euro di credito verso il Ministero, maturati essenzialmente a causa della mancata assegnazione dei residui attivi dei precedenti anni finanziari. L’accusa principale riguarda i parametri troppo stretti della dotazione finanziaria assegnata dal Ministero alle scuole.
I singoli istituti si vedono infatti costretti a utilizzare la disponibilità di cassa come “anticipo” per assicurare il diritto all’istruzione degli alunni, così come il pagamento degli stipendi ai supplenti, rinunciando pertanto ad attuare nuovi progetti didattici e ad ampliare l’offerta formativa.
Secondo precise indicazioni del Ministero, inoltre, i finanziamenti non vincolati, costituiti cioè da versamenti effettuati dai genitori sotto forma di “contributo volontario” per progetti specifici e corsi di approfondimento, dovranno invece essere impegnati al perfezionamento dell’obbligazione giuridica, come la supplenza breve o i contratti di servizio di pulizia dei locali. In conclusione, il Ministero invita di fatto a servirsi dei fondi per garantire la sopravvivenza delle scuole e le spese di funzionamento, eludendo così dei costi che dovrebbero essere invece di sua pertinenza.
In queste condizioni, ci si domanda come sarà possibile garantire un’adeguata attività educativa.

Lara Mikula