Daniele Potenzoni: l’ultima pista porta a Milano

Nei giorni scorsi il giovane di Pantigliate, scomparso nella metro di Roma nel giugno 2015, potrebbe essere stato avvistato da un barista in zona Porta Genova

Intanto una rete di volontari continua le ricerche del giovane

Una nuova pista riaccende le speranze di riportare a casa Daniele Potenzoni, il 36enne di Pantigliate affetto da autismo scomparso nel nulla nella metropolitana di Roma ormai più di un anno fa. Nei giorni scorsi, infatti, è giunta la segnalazione di un barista che lavora in un locale proprio di fronte alla stazione di Porta Genova a Milano, che ha suscitato il forte interesse dei famigliari di Daniele. «Ho visto entrare un ragazzo – ha raccontato il barista – che mi ha chiesto di andare in bagno. Aveva un pantalone beige, una maglietta rossa e degli infradito, era molto sporco e con la barba lunga. Dopo neanche trenta secondi è tornato e mi ha detto che non poteva utilizzare i servizi perché era finita la carta igienica. Mentre mi parlava ho notato che aveva la testa abbassata e balbettava. Poi è uscito e se n’è andato». Poco dopo il barista ha realizzato che, forse, quel volto lo aveva già visto da qualche parte e, quando ha ravvisato in lui una forte somiglianza con Daniele Potenzoni, lo sconosciuto cliente era ormai lontano. Così l’uomo ha deciso di contattare il papà di Daniele, Francesco, che, il giorno successivo, si è subito recato in Porta Genova. Francesco ha cercato il figlio ovunque, in metropolitana, sulle panchine, tra i clochard che bivaccavano in stazione, purtroppo senza successo. La segnalazione è ritenuta nel complesso attendibile dai famigliari di Daniele, perché alcuni indizi corrispondono e la descrizione fatta del 36enne è convincente. Certo il condizionale resta d’obbligo, data la miriade di segnalazioni giunte in ormai quasi 13 mesi di assenza del giovane dalla sua casa di Pantigliate, ma questa volta dalla famiglia Potenzoni giunge un cauto ottimismo. Si fa quindi strada l’ipotesi che, in qualche modo, Daniele sia riuscito a tornare a Milano, senza però essere in grado di chiedere aiuto. Intanto le ricerche del giovane proseguono senza sosta, anche grazie a un nutrito gruppo di volontari che, nel corso di questi mesi, sono sempre rimasti al fianco della sua famiglia aiutandola a vagliare le segnalazioni e ad affiggere i manifesti con il volto di Daniele.
Redazione Web