Un ordigno fa esplodere la centralina di controllo di un autovelox sulla Paullese a Pantigliate

La centralina distrutta si trovava nei pressi del sottopasso tra Pantigliate e Mediglia, l'atto è stato rivendicato da anonimi "automobilisti esausti" per le numerose multe recapitate

La centralina distrutta (foto Newpress, dal Corriere della Sera)

La centralina distrutta (foto Newpress, dal Corriere della Sera)

La protesta per gli autovelox è degenerata la notte scorsa, arrivando all'uso di un ordigno

Ignoti hanno fatto esplodere la centralina di controllo di un autovelox che si trova sulla ex statale 415 tra Pantigliate e Mediglia. All’ingresso e all’uscita del sottopasso sono da tempo in funzione i tutor controllati da Città Metropolitana, i quali hanno suscitato molte polemiche. Infatti vi è un gran numero di sanzioni che arrivano constatemente nelle caselle postali degli automobilisti, che hanno superato il limite imposto di 90 km/h. I quali, esausti, hanno organizzato delle raccolte firme al fine di eliminare gli autovelox, arrivando al punto di minacciare il sindaco di Pantigliate, Claudio Veneziano, nonostante il Comune non sia il gestore di questo sistema di controllo, bensì la Polizia provinciale. Ma le inqualificabili minacce sono degenerate in qualcosa di ben più grave. Nella notte tra domenica e lunedì, un piccolo ordigno ha fatto esplodere la centralina di controllo degli autovelox in questione, e accanto è stato rinvenuto persino un volantino nel quale degli “stanchi automobilisti” rivendicavano l’atto. Secondo gli artificieri, l’esplosivo è stato maneggiato con abilità, usando il quantitativo sufficiente a provocare danni contenuti al solo e unico obiettivo: la centralina. È preoccupante come una semplice protesta per delle multe sia giunta all’uso di materiale pericoloso come un ordigno. Ora indagano i Carabinieri per far luce sulla deplorevole vicenda e individuare i responsabili.